Quando un cittadino straniero è obbligato a denunciare i propri redditi al fisco italiano? (ulteriori chiarimenti)

Fisco tributi e contributi












In riferimento a questa precedente domanda, chiedo: se mia moglie cittadina russa fa richiesta di cancellazione anagrafe per rientro in patria per motivi lavorativi (mentre in realtà vive ed è residente in Portogallo) a che rischi si espone oltre a quelli legati alla situazione matrimoniale (eventuale divorzio o separazione).

Rilasciando tale dichiarazione in questi giorni e trascorrendo in Italia meno di 183 giorni, oltre ad avere un lavoro e da Maggio una casa in usufrutto in Portogallo, avrà qualche obbligo per cui sia portata a dichiarare in Italia che sta godendo di tale usufrutto in Portogallo? Per i 183 gg nel 2018 fa fede la data di richiesta (con comprovata uscita dal suolo italiano) o la data dell effettiva cancellazione?

Alla prima domanda non sono assolutamente in grado di rispondere con certezza: posso solo immaginare che, se per procedere alla cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente in Italia della sua signora fosse richiesta l’esibizione di un certificato di residenza in Russia, e questa informazione venisse annotata nei registri anagrafici, si creerebbe un collegamento (anche se indiretto) fra la residenza russa e quella portoghese, considerando che, con tutta probabilità, la sua signora dovrà presentare dichiarazione dei redditi prodotti in Portogallo al fisco russo.

Per evitare l’obbligo di presentare al fisco italiano la dichiarazione dei redditi ovunque prodotti dal cittadino straniero, è necessario che nell’anno di imposta la permanenza del cittadino straniero negli archivi anagrafici della popolazione residente in Italia sia minore di 183 giorni (184 per gli anni bisestili) calcolati fino alla presentazione della richiesta di emigrazione, laddove la domanda venga accolta. Gli effetti giuridici delle iscrizioni e/o cancellazioni anagrafiche decorrono, infatti, dalla data della dichiarazione se successivamente accertate e registrate.

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1 Aprile 2018 · Giorgio Valli