Cambio gestore telefonico e modifica unilaterale contratto – Una truffa legalizzata?












Un anno fa, stuzzicato da offerte e tariffe convenienti, ho cambiato gestore telefonico (cellulare) passando da una nota compagnia ad un’altra (non voglio fare nomi).

Ebbene, dopo appena un anno, mi è arrivato un sms sul telefono dicendo che la società cambiava unilateralmente le condizioni del contratto.

Praticamente hanno alzato le tariffe e ora pago di più che con l’altro gestore?

Voglio dire, questa non è altro che una truffa bella e buona!?

Posso denunciare la vicenda all’AGCOM o al Corecom?

Mi consigliate di spedire una raccomandata di diffida, pena la denuncia della compagnia telefonica?

Questa, purtroppo, è una situazione molto complessa che ha fondamentalmente delle grosse lacune dal punto di vista normativo: sussistono, infatti, opinioni e contrasti paradossali.

In effetti, da una parte l’articolo 33 del codice del consumo chiarisce che si presumono vessatorie fino a prova contraria le clausole che hanno per oggetto, o per effetto, di […] consentire al professionista di modificare unilateralmente le clausole del contratto, ovvero le caratteristiche del prodotto o del servizio da fornire, senza un giustificato motivo indicato nel contratto stesso

Al contrario, invece, l’articolo 70 del codice delle comunicazioni elettroniche spiega che il contraente, qualora non accetti le modifiche delle condizioni contrattuali da parte delle imprese che forniscono reti o servizi di comunicazione elettronica, ha diritto di recedere dal contratto senza penali ne’ costi di disattivazione. Le modifiche sono comunicate al contraente con adeguato preavviso, non inferiore a trenta giorni, e contengono le informazioni complete circa l’esercizio del diritto di recesso.

Recentemente, poi, l’Agcom ha stabilito che in caso di recesso a seguito di modifiche unilaterali al contratto telefonico, l’operatore non potrà applicare al cliente nessuna penale per recesso anticipato.

Dunque, morale della favola, non si capisce perché, ancora, nel nostro paese, sia consentito ai gestori di TLC di poter effettuare senza premura alcuna modifiche unilaterali del contratto (spesso, o sempre al rialzo) a danno dei consumatori.

Unica via d’uscita è quella di recedere senza penali dal contratto quando si viene avvisati.

Dunque, in pratica, nel messaggio della società dovrebbe essere chiarito che se non accetta le nuove condizioni contrattuali, può recedere senza penali.

Questa è l’unica via d’uscita.

Al contrario, ovvero qualora si richieda una penale per la disattivazione, le consigliamo di rivolgersi al Co.re.Com e successivamente, all’Agcom, con un reclamo.

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17 Novembre 2017 · Andrea Ricciardi