Bonus pubblicità 2023 – Come funziona





Come accedere al bonus pubblicità, il credito di imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana periodica tradizionale.





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Ho una piccola azienda privata che si occupa di riparazione di dispositivi digitali ed elettrodomestici e vorrei investire in pubblicità su spazi di stampa quotidiana: ho saputo che si può fruire di un’agevolazione, o bonus, in questi casi.

Come funziona?

Ripartono le prenotazioni per accedere al bonus pubblicità, il credito di imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica tradizionale e digitale, istituito nel 2018.

A decorrere dall’anno 2018, infatti, è attribuito un contributo sotto forma di credito d’imposta, proporzionato all’investimento, alle imprese e ai lavoratori autonomi che effettuano l’acquisto di spazi pubblicitari e di inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici anche online, il cui investimento sia superiore di almeno l’1% rispetto agli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.

Il bonus pubblicità è un’opportunità da non perdere per promuovere la tua azienda attraverso diversi strumenti editoriali.

Se stai cercando nuovi e più avanzati applicativi per la tua attività professionale, al link che segue trovi la più ampia gamma di software per le costruzioni e l’edilizia; tra questi anche il software per la fattura elettronica che risponde alla normativa circa l’obbligo di emissione e ricezione della fattura elettronica tra privati attraverso il Sistema di Interscambio (SiD) in modo semplice, completo, professionale e soprattutto guidato in tutti i passi del procedimento:

  • emissione della fattura elettronica;
  • applicazione della firma digitale (con lettura del certificato di firma su dispositivo utente);
  • controllo di conformità;
  • invio;
  • archiviazione elettronica della fattura emessa.

Al fine di favorire la realizzazione di progetti innovativi e promuovere la più ampia fruibilità di contenuti informativi multimediali e l’uso di tecnologie digitali, l’art. 57-bis del dl n. 50/2017 ha istituito, dall’anno 2018, una nuova misura agevolativa: il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali, con un incremento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti dell’anno precedente.

Il decreto energia ha inserito il comma 1-quinquies al suddetto articolo 57 bis prevedendo che, a decorrere dall’anno 2023, il credito d’imposta sia concesso alle stesse condizioni e ai medesimi soggetti previsti dalla norma, nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e nel limite massimo di spesa di 30 milioni di euro in ragione d’anno e in ogni caso nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea.

Possono accedere all’agevolazione bonus pubblicità 2023 i seguenti soggetti:

  • imprese,
  • lavoratori autonomi,
  • enti non commerciali,
  • che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line.

Per l’anno 2023 la percentuale di credito torna all’aliquota originaria del 75%.

A decorrere dall’anno 2019, il credito dell’imposta era previsto nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati (elevato al 90% nel caso di micro imprese, piccole e medie imprese e start up innovative), nel limite massimo complessivo di spesa stabilito ed era concessa nel limite massimo dello stanziamento annualmente previsto e nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis“.

Limitatamente agli anni 2020, 2021 e 2022, nel periodo emergenziale, ha subito variazioni quanto alle percentuali: il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati e viene meno il requisito dell’incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti effettuati l’anno precedente.

Relativamente all’anno 2023 sono ammessi a detrazione esclusivamente gli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica; non sono più agevolabili gli investimenti in pubblicità sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o digitali.

A decorrere dal 1° gennaio 2023, per accedere al bonus deve essere rispettato il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario, rispetto all’investimento dell’anno precedente.

Per prenotare e accedere al bonus pubblicità 2023 è necessario inviare domanda all’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare“, accessibile previa autenticazione con Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

I tempi di invio sono i seguenti:

  1. dal 1° al 31 marzo è possibile prenotare l’agevolazione inviando la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, contenente:
    • i dati degli investimenti effettuati nell’anno precedente;
    • i dati degli investimenti già effettuati;
    • i dati degli investimenti da effettuare nell’anno agevolato;
  2. dal 1° al 31 gennaio successivo occorre inviare la dichiarazione sostitutiva: i soggetti che hanno inviato la suddetta comunicazione per l’accesso, devono inviare la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati“, resa ai sensi dell’articolo 47 del dpr n. 445/2000, attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno agevolato.

A seguito della presentazione delle comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta, il Dipartimento per l’informazione e l’editore ha il compito di stilare un primo elenco dei soggetti che hanno richiesto il credito dell’imposta con l’indicazione del credito teoricamente fruibile da ciascun soggetto; successivamente alla presentazione delle dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettuati, sarà pubblicato l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta (sempre sul sito del Dipartimento).

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del dlgs n. 241/1997, presentando il modello di pagamento F24 attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (a partire da quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi).

Ai fini della fruizione del credito è necessario indicare, in sede di compilazione del modello F24, il codice tributo 6900, istituito dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 41/E del 8 aprile 2019.

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1 Marzo 2023 · Andrea Ricciardi

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