Bonus per acquisto Tv in merito al passaggio al nuovo digitale terrestre – Tutto quello che c’è da sapere


Bonus acquisto TV, tutela consumatore - telefonia internet social DT e pay tv





Ho letto che, in vista del passaggio al nuovo digitale terrestre, chi non dispone di televisori con nuovo decoder integrato potrà fruire di un bonus per acquistarne uno nuovo.

Quali sono i parametri per fruire dell’agevolazione?

Quali sono i dettagli?

Il decreto ministeriale, DM 18/10/2019 in attuazione di quanto previsto dalla Legge 205/2017 Bilancio 2018 all’articolo 1 commi 1039/1040, così come modificati dalla Legge 145/2018 Bilancio 2019, ha dato il via al cosiddetto “bonus TV”, un contributo per l’acquisto di apparecchi televisivi di nuova generazione nell’ambito del passaggio al nuovo sistema di digitale terrestre, il DVB-T2, che partirà a Settembre 2021 e si concluderà a Giugno 2022.

Il contributo è destinato ai residenti in Italia appartenenti a nuclei familiari con valore ISEE non superiore a 20.000 euro per un solo acquisto (a nucleo) effettuato nell’arco temporale 18 Dicembre 2019 – 31 Dicembre 2022.

Deve trattarsi di apparecchi TV o decoder idonei alla ricezione dei programmi trasmessi con le nuove tecnologie DVB-T2, per i quali fa fede la dichiarazione del produttore.

A tal proposito i produttori dovranno stilare elenchi dei propri prodotti ammessi al contributo, correlato dei codici identificativi, da pubblicare poi sul sito del Ministero dello sviluppo economico.

Il bonus, di 50 euro, viene erogato dal venditore come sconto sull’acquisto, applicato sul prezzo finale comprensivo di Iva, fino all’esaurimento dei fondi dedicati (25 milioni di euro per il 2019, 76 milioni di euro il 2020 e 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022).

La procedura di fruizione prevede:

  • consegna al venditore da parte dell’utente di un’autocertificazione contenente il valore del proprio ISEE e la dichiarazione di non aver già fruito del bonus;
  • l’invio telematico, da parte del venditore, dei dati della transazione al Ministero (MISE);
  • verifica del Ministero, anche relativamente alla disponibilità dei fondi, con eventuale rilascio al venditore di un’attestazione riguardante la disponibilità dello sconto.

Il venditore poi recupera lo sconto concesso come credito d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

Si fa presente che gli apparecchi in commercio dal 2017 dovrebbero già essere adatti e così molti di quelli commercializzati tra il 2013 e il 2017.

Il Ministero dovrà in ogni caso informare gli utenti sia sul bonus sia sulle caratteristiche tecniche degli apparecchi adatti alla nuova ricezione, anche tramite un call center.

27 Novembre 2019 · Giovanni Napoletano


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