Incasso di un assegno derivante dalla vendita di un immobile che avrebbe dovuto cadere in successione e invece si è volatilizzato

Donazione, eredità e successione, riduzione e collazione eredità












Nel 2016 mio marito, mio suocero e mia cognata hanno venduto un’immobile ereditato da mia suocera percependo rispettivamente 44 mila, 88 mila e 44 mila euro. Alla morte di mio suocero l’assegno di 88 mila euro non é risultato mai transitato sul conto corrente oggetto di successione ma probabilmente é stato depositato su un conto corrente intestato alla seconda moglie. E’ tutto regolare. O si può fare qualche cosa?

Un assegno di 88 mila euro non può essere girato, in quanto non trasferibile: ergo, il suocero deteneva sicuramente un altro conto corrente non noto ai propri eredi, magari cointestato con il (secondo) coniuge.

Qualora si riuscisse a dimostrare che l’assegno intestato al suocero, frutto dell’eredità lasciata dalla prima moglie, sia stato trasferito sul conto corrente della seconda moglie (dopo averlo incassato sul proprio conto corrente) suo marito e sua cognata potrebbero avviare azione giudiziale di riduzione ad un terzo della donazione fatta in vita dal defunto alla seconda moglie, e si recupererebbero, così, 2/3 (circa 58 mila euro) del malloppo, che andrebbe ripartito fra i due figli del de cuius.

Ma per scovare dove siano finiti gli 88 mila euro, occorrerebbe affidarsi ad una agenzia di investigazioni privata.

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7 Maggio 2019 · Lilla De Angelis