Com'è noto, in caso di trasferimento a titolo oneroso o gratuito degli immobili acquistati con le agevolazioni fiscali prima casa, quando non sia ancora decorso il termine di cinque anni dalla data del loro acquisto, il contribuente è tenuto a versare le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura ordinaria ed una sovrattassa pari al 30 per cento delle stesse imposte. Tali disposizioni non si applicano qualora il contribuente, entro un anno dall'alienazione dell'immobile acquistato con i benefici prima casa, proceda all'acquisto di altro immobile da adibire a propria abitazione principale. Secondo i giudici della Corte di Cassazione (sentenza numero 26766/13) ciò che rileva, ai fini del mantenimento dell'agevolazione prima casa, è che il contribuente ponga in essere tempestivamente, entro un anno dall'alienazione, un atto, sia a titolo oneroso o gratuito, cui consegua un l‘acquisto di altra abitazione. In pratica, per impedire la decadenza dell'agevolazione fiscale, il termine acquisto ...
Acquisto casa - imposte da pagare con e senza le agevolazioni prima casa [leggi tutto]
Imposte da versare quando si acquista casa Le imposte da versare quando si acquista casa dipendono da vari fattori: sono diverse, per esempio, le imposte dovute quando si acquista da un venditore "privato" o da un'impresa e risultano di importo inferiore quando si acquista la "prima casa". Se il venditore è un privato, la vendita è assoggettata all'imposta di registro del 9% e alle imposte ipotecaria e catastale nella misura di 50 euro ciascuna. Se il venditore è un'impresa, a seconda dei casi, la cessione potrà essere: esente da Iva, con l'imposta di registro pari al 9% e le imposte ipotecaria e catastale nella misura di 50 euro ciascuna; soggetta a Iva, con l'aliquota del 10% (o del 22% per le abitazioni di lusso); in questo caso, le imposte di registro, ipotecaria e catastale sono pari a 200 euro ciascuna. Se il venditore è un'impresa, la cessione è sempre esente ...
Per fruire delle agevolazioni fiscali prima casa occorre che nell'atto di acquisto l'acquirente dichiari di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti (reali) di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui è situato l'immobile da acquistare. La disposizione, com'è noto, persegue lo scopo d'incentivare l'investimento del risparmio nell'acquisto di un 'unità immobiliare da destinare a "prima casa". In più, l'agevolazione fiscale può essere mantenuta a condizione che venga rispettata (entro il termine di mesi diciotto) la fissazione della residenza anagrafica nella casa acquistata. A tale proposito, va ricordato che, secondo giurisprudenza consolidata, ove l'immobile acquistato sia, in concreto, adibito a "residenza della famiglia", il diritto all'agevolazione non resta escluso dalla diversa residenza anagrafica del coniuge che ha acquistato in regime di comunione legale (in pratica è sufficiente che mantenga la residenza uno solo dei due ...