DOMANDA
Ho visto un annuncio in pubblicità su un portale di ricerca immobiliare, riguardo alla vendita di una casa indipendente: chiamo e fisso appuntamento per visita con l’agenzia di riferimento, successivamente mi richiamano per avvisarmi che l’immobile viene venduto a saldo e stralcio. Fatta offerta di acquisto, a prezzo di euro 350 mila accettata dai venditori che, in mancanza dello stralcio, verrebbero comunque esecutati, a stretto giro di tempo, con asta giudiziaria.
La domanda era: i venditori hanno debito di circa euro 200. 000,00 e stralcerebbero con la banca (presumibilmente l’unico creditore noto) a 150 mila possono farlo e vendere ad un prezzo maggiore?
Inoltre mi viene chiesto un primo saldo dell’importo dello stralcio, in contanti (ovviamente da pagarsi con modalità ampiamente tracciabili), se la pratica di stralcio dovesse essere accettata dal creditore, come posso tutelarmi?
Io acquisto come prima casa ed unica casa e quelli che ho in mano sono i risparmi di una vita, ovviamente ho paura, qualora dovessero insorgere problematiche relativamente a creditori che, all’ultimo momento, mettessero in atto un’azione revocatoria durante la fase di cancellazione del pignoramento. In pratica resterei senza soldi e senza casa.
RISPOSTA
Converrebbe senz’altro farsi assistere da esperti nel settore: la casa potrebbe essere gravata da ipoteca oppure il proprietario potrebbe avere debiti con altri creditori, non garantiti da ipoteca, i quali, dopo la vendita, potrebbero impugnare il trasferimento di proprietà con azione revocatoria.
Se partiamo dal fatto che nella realtà non esistono affari e che se esistono, essi comportano una dose di rischio tanto maggiore quando più vantaggioso si presenta l’affare, il consiglio è quello di lasciar perdere, indirizzarsi verso un immobile libero da ipoteca, non proveniente da donazione e stipulare un preliminare di compravendita presso un notaio.
5 Maggio 2022 - Piero Ciottoli