Ho intenzione di chiedere all’INPS che la mia pensione venga accreditata su una carta prepagata in possesso di mio figlio, perché mi sto accorgendo che la memoria mi sta piano piano abbandonando. questo accreditamento potrebbe comportargli qualche problema nei confronti del fisco?
Con il messaggio 1971/2021 l’INPS ha stabilito che l’accredito della pensione dell’avente diritto deve avvenire su un conto corrente intestato o cointestato al beneficiario della stessa.
Solo in casi eccezionali la pensione potrà essere accreditata su conti correnti intestati a terzi: ad esempio, pensionati che dimorano presso case circondariali, congregazioni religiose, residenze sanitarie assistenziali e istituti similari.
La pensione potrà essere accreditata anche su carta prepagata dotata di IBAN, ma il pensionato dovrà essere cointestatario del rapporto.
I problemi potrebbero derivare in caso di pignoramento del rapporto di conto corrente o di carta prepagata dotata di IBAN: il cointestatario non debitore subirà il blocco del cointestatario debitore e potrebbe subire l’espropriazione dei risparmi depositati.
L’esigenza prospettata dal pensionato si soddisfa concedendo al proprio figlio delega ad operare e disporre sul conto corrente intestato al pensionato.
22 Gennaio 2024 · Loredana Pavolini
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