Dichiarazione IVA omessa o infedele – Quando non è punibile

La Corte costituzionale, con sentenza 80/14 ha dichiarato, l'illegittimità costituzionale della norma che, con riferimento ai fatti commessi sino al 17 settembre 2011, punisce l'omesso versamento dell'imposta sul valore aggiunto, dovuta in base alla relativa dichiarazione annuale, per importi non superiori, per ciascun periodo di imposta, ad Euro 103 mila.

In pratica, con la sentenza della Consulta, si è creata un'ampia area di impunità in tema di omesso versamento Iva, tale da impedire l'irrogazione della pena per i mancati pagamenti per importi compresi tra Euro 50 mila ed Euro 103 mila.

Pertanto, se la decisione di condanna non è ancora passata in giudicato, si determina la salvezza per quei mancati pagamenti, per importi superiori a 50 mila euro ma non oltre Euro 103 mila euro, concernenti i periodi d'imposta 2005, 2006, 2007, 2008 e 2009, e 2010.

22 Ottobre 2014 · Giorgio Valli





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