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Il mutuo è poco trasparente » condannato istituto di credito

28 Gennaio 2014 - Giovanni Napoletano


Il mutuo è poco trasparente » Condannato istituto di credito Mutuo poco trasparente: il tribunale di Torino ha condannato una banca a restituire alla cliente le perdite di denaro accumulate dal derivato, più gli interessi, ritenendo nulla la sottoscrizione. A volte può bastare una firma su un contratto bancario per finire intrappolati nei labirinti finanziari. La cliente ed il contratto di mutuo poco chiaro Una cliente della Banca Regionale Europea, desiderosa di ottenere un mutuo per l'acquisto della prima casa, è stata convinta a sottoscrivere anche un contratto derivato, strumento finanziario di garanzia il cui funzionamento è materia per esperti di mercati. La vicenda risale al 2007, agli albori della crisi finanziaria dei mutui subprime. La cliente dell'istituto di credito si rivolge allo sportello per ottenere un mutuo trentennale, a tasso variabile, dell'importo di 175 mila euro. Su richiesta dell'istituto, la signora viene invitata a sottoscrivere un contratto di Interest [ ... leggi tutto » ]


Stipula del mutuo » fare attenzione alle clausole vessatorie

17 Gennaio 2014 - Giovanni Napoletano


Le clausole vessatorie sono quelle condizioni che all'interno di un contratto di tra un professionista e un consumatore determinano uno squilibrio significativo a danno di quest’ultimo e delle quali si può far valere la nullità. Lo stesso vale anche nel caso dei contratti di mutuo, in cui ci sono una miriade di clausole vessatorie che potrebbero portare il cliente ad incorrere in spiacevoli sorprese. Sono molti i trucchi e gli inganni messi a punto dalle banche per cercare di sottrarre più soldi possibile a chi si presenta per chiedere un mutuo. Sul mutuo a tasso variabile, per esempio, la banca fissa quasi sempre solo il valore minimo, senza inserire quello massimo, per essere sicura di non perderci e per non porre limite al suo guadagno. In realtà, dovrebbe almeno dare la possibilità di rescindere il contratto quando il tasso sale troppo, ma spesso in questi casi chiede una penale di [ ... leggi tutto » ]


Mutuo » la banca deve risarcire il cliente se ritarda il frazionamento

21 Novembre 2013 - Giovanni Napoletano


L'istituto di credito è tenuto al risarcimento dei danni al proprio cliente se ritarda il frazionamento del mutuo nonostante le ripetute richieste. Infatti, la banca deve risarcire il danno alla società costruttrice se ritarda il frazionamento del mutuo nonostante i ripetuti solleciti ricevuti. Il rifiuto ingiustificato, nonostante l'inesistenza di un obbligo specifico, costituisce una violazione del dovere di correttezza e buona fede. Questo, in sintesi, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con la pronuncia 23232/13. Mutuo e frazionamento ritardato: Considerazioni sulla pronuncia Respinto il ricorso di una banca nei confronti di una società di costruzioni che, a seguito delle vendite delle singole unità immobiliari edificate, aveva chiesto all'istituto di frazionare i mutui esistenti. L'istituto di credito aveva rifiutato per tre anni di eseguire il frazionamento e ciò aveva comportato un ritardo nelle vendite e nella percezione dei corrispettivi. Per questo motivo la società aveva chiesto il risarcimento del danno patito [ ... leggi tutto » ]


Leasing immobiliare » che cos’è e come funziona: la guida

9 Ottobre 2013 - Carla Benvenuto


Guida al leasing immobiliare » Che cos'è e come funziona Ormai è chiaro, vero ed usuale: ottenere un mutuo in Italia è sempre più difficile. Bisogna allora, ormai, rinunciare ad avere una casa propria? Assolutamente no. Molte società immobiliari, oggi, per fronteggiare la crisi del mattone e venire in contro alle reali esigenze dei clienti, utilizzano una linea di credito più flessibile. Oggi vi parliamo, appunto, del leasing immobiliare. Il leasing in generale Il leasing, o locazione finanziaria, è un contratto con il quale un soggetto (Utilizzatore) richiede ad una società finanziaria (Concedente) di acquistare o far realizzare da un produttore o venditore (Fornitore) dei beni, mobili o immobili per averli in uso per un periodo di tempo prefissato e contro il pagamento di un canone periodico. Al termine della locazione l'Utilizzatore può diventare proprietario del bene con il pagamento del prezzo stabilito (riscatto). I vantaggi del leasing immobiliare rispetto [ ... leggi tutto » ]


Buoni postali fruttiferi – gli interessi devono essere quelli indicati sul documento

1 Ottobre 2013 - Giovanni Napoletano


Pur configurandosi i buoni postali fruttiferi come documenti di legittimazione e non come titoli di credito, la corresponsione degli interessi va effettuata secondo quanto indicato per iscritto in detti buoni, anche se il relativo regime è stato previamente mutato da un decreto ministeriale. Nella vigenza della disciplina dettata dal codice postale, le diciture che figurano sui buoni postali fruttiferi consegnati ai sottoscrittori, con cui viene specificato il regime degli interessi, devono ritenersi prevalenti sulle determinazioni difformi contenute in un decreto ministeriale precedente alla loro emanazione. Infatti, risulta indubbio che la collocazione dei buoni presso il pubblico richiede un accordo negoziale non potendosi immaginare fonte diversa. Pertanto si deve ritenere che al richiedente il buono postale è stata prospettata un'operazione finanziaria connotata nei termini specificamente indicati nei buoni, compilati, firmati e bollati ed a lui consegnati dall'ufficio emittente, a fronte dei quali egli ha versato a quell'ufficio la somma corrispondente. Il [ ... leggi tutto » ]