sentenze e ordinanze della Corte di cassazione a sezioni unite


Obbligo di preavviso di iscrizione di fermo amministrativo e di ipoteca esattoriale

21 Ottobre 2014 - Paolo Rastelli


L'iscrizione di fermo amministrativo e l'iscrizione di ipoteca esattoriale devono essere preventivamente comunicati al debitore Sia l'iscrizione del fermo amministrativo sul veicolo del debitore che l'iscrizione di ipoteca esattoriale sull'immobile del debitore sono atti impugnabili. Pertanto, le iscrizioni di fermo amministrativo e di ipoteca esattoriale devono essere rese note al contribuente sulla base di un principio generale che assume l'obbligo della comunicazione di tutti gli atti lesivi della sfera giuridica del cittadino. Tali comunicazioni non vanno notificate ex post, ma devono necessariamente precedere la concreta effettuazione dell'iscrizione ipotecaria e del fermo amministrativo, e ciò perché esse sono strutturalmente funzionali a consentire e a promuovere il reale ed effettivo esercizio del diritto di difesa del contribuente a tutela dei propri interessi. Si tratta, d'altra parte, di una specifica attuazione del principio generale di trasparenza amministrativa, secondo il quale è d'obbligo la comunicazione dell'avvio del procedimento ai soggetti nei cui confronti il [ ... leggi tutto » ]


Ipoteca esattoriale – equitalia deve notificare il preavviso di iscrizione, sempre e comunque

3 Ottobre 2014 - Paolo Rastelli


l'ipoteca esattoriale rappresenta un atto preordinato all'espropriazione immobiliare In giurisprudenza è consolidato il principio in base al quale l'ipoteca esattoriale rappresenta un atto preordinato all'espropriazione immobiliare; e, dunque, in qualche modo, un atto della procedura esecutiva: in questa prospettiva l'iscrizione ipotecaria necessariamente dovrebbe essere soggetta a tutte le condizioni ed i limiti posti per la procedura esecutiva, e quindi anche alla comunicazione del preavviso di iscrizione. Già precedenti pronunce della corte di Cassazione a sezioni unite avevano qualificato l'iscrizione di ipoteca come atto preordinato e strumentale alla esecuzione, con la conseguenza che ad essa fosse applicabile la disciplina propria degli atti di esecuzione esattoriale. I giudici di legittimità, inoltre, avevano rilevato come le norme in tema di esecuzione esattoriale contemplino misure che, a garanzia e a tutela dei crediti tributari, possono gravemente compromettere i diritti individuali poiché – oltre che avere introdotto misure quali il fermo amministrativo di beni mobili [ ... leggi tutto » ]


Contratto di comodato di immobile destinato ad abitazione familiare e successiva assegnazione giudiziale al coniuge non comodatario

2 Ottobre 2014 - Rosaria Proietti


Contratto di comodato precario e non precario - Ambiti di applicazione e problemi di interpretazione Secondo il codice civile, il comodatario è obbligato a restituire il bene concessogli in comodato alla scadenza del termine convenuto o, in mancanza di termine, quando egli abbia cessato di servirsene in conformità per gli scopi previsti dal contratto. Quando sopravviene una urgente ed imprevista esigenza, il comodante può esigere la restituzione immediata del bene. Nel caso in cui non sia stato concordato un termine, né questo risulti desumibile dall'uso a cui il bene doveva essere destinato, invece, l'istituto viene definito come comodato precario. Quando il bene è concesso in comodato precario, il comodatario è tenuto a restituirlo appena il comodante lo richiede. Capita spesso che il bene, destinato ad abitazione familiare, sia concesso in comodato ad uno dei coniugi ed ancora più spesso capita che il giudice, in sede di procedimento di separazione personale [ ... leggi tutto » ]


Banca notifica decreto ingiuntivo a debitore per scoperto su conto corrente? » deve produrre in causa estratti conto

29 Luglio 2014 - Stefano Iambrenghi


Banca notifica al proprio cliente decreto ingiuntivo per scoperto su conto corrente: qualora il debitore presenti l'opposizione all'atto, l'istituto di credito non solo deve produrre in causa gli estratti conto, ma dare anche prova di averli, di volta in volta, comunicati al cliente. Mettiamo il caso che un istituto di credito notifichi, al proprio cliente, un decreto ingiuntivo a causa di uno scoperto sul conto corrente. Qualora il debitore proponga opposizione davanti al tribunale, sollevando eccezioni per l'applicazione di tassi usurari, anatocismo bancario o conteggi non esatti, la banca, per poter vincere la causa, è tenuta a produrre i singoli estratti conto. Non solo: deve anche dimostrare di averli comunicati, di volta in volta, al correntista in modo di consentirgli di contestarli. La normativa vigente, infatti, prevede che il cliente abbia sempre sessanta giorni di tempo dalla ricezione dell'estratto conto inviatogli dalla banca per impugnare gli importi indicati. Questo, in [ ... leggi tutto » ]


Verbale di multa e ricorso al prefetto – l’ingiunzione può non essere motivata ed il trasgressore non deve necessariamente essere audito

25 Luglio 2014 - Giuseppe Pennuto


Ci si chiede se, nel giudizio relativo ad opposizione a sanzione amministrativa comminata per violazione al Codice della Strada, sia o meno illegittima, e quindi passibile di conseguente annullamento da parte del giudice di pace, l'ordinanza ingiunzione prefettizia che non indichi le ragioni per cui l'Autorità amministrativa ha disatteso le deduzione difensive dell'interessato in sede di ricorso al Prefetto. Deve affermarsi il principio secondo cui i vizi motivazionali dell'ordinanza ingiunzione prefettizia, non comportano la nullità del provvedimento, e quindi l'insussistenza del diritto di credito derivante dalla violazione commessa, in quanto il giudizio susseguente investe il rapporto e non l'atto e, quindi sussiste la cognizione piena del giudice di pace, che potrà ( e dovrà) valutare le deduzioni difensive proposte in sede amministrativa e in ipotesi non esaminate e non motivatamente respinte, se riproposte nei motivi di opposizione e decidere su di esse con pienezza di poteri sia che le stesse [ ... leggi tutto » ]