risarcimento per danni a persone e cose


Illegittima iscrizione di ipoteca esattoriale – la cancellazione va richiesta al giudice tributario mentre l’istanza di risarcimento danni va presentata al giudice ordinario

13 Ottobre 2016 - Roberto Petrella


L'iscrizione di ipoteca esattoriale su immobili è atto impugnabile davanti al giudice tributario, qualora i crediti garantiti dall'ipoteca abbiano natura tributaria. Così alla Commissione Tributaria Provinciale (CTP) va indirizzata la domanda di cancellazione dell'ipoteca per l'asserita insussistenza della pretesa tributaria sottostante all'iscrizione ipotecaria. La decisione sulla condanna alla cancellazione del vincolo, nel caso in cui siano sottesi al gravame crediti tributari, è preclusa al giudice ordinario al quale, invece, va proposta eventuale istanza di risarcimento danni nei confronti del concessionario per la riscossione dei tributi in caso di comportamento illecito. Questo il principio sancito dai giudici della Corte di cassazione, a sezioni unite, nella sentenza 20426/2016. [ ... leggi tutto » ]


Perché il danno da fermo tecnico di un veicolo sinistrato non può essere liquidato in via equitativa

12 Ottobre 2016 - Giuseppe Pennuto


In tema di pregiudizio patito dal proprietario di un veicolo per non averne potuto disporre durante il tempo necessario alle riparazioni, si registra un primo e più antico orientamento di giurisprudenza, secondo il quale il danno da fermo tecnico può essere liquidato anche in assenza di prova specifica, rilevando a tal fine la sola circostanza che il danneggiato sia stato privato del veicolo per un certo tempo, anche a prescindere dall'uso a cui esso era destinato. Questo orientamento si fonda sull'assunto secondo cui il proprietario di un veicolo a motore, durante il tempo delle riparazioni, sopporta necessariamente una perdita economica pari: alla tassa di circolazione, al premio di assicurazione e al deprezzamento del veicolo. Per un diverso e più recente orientamento, invece, il danno da fermo tecnico non può considerarsi sussistente quale diretta conseguenza dell'incidente. Esso può essere risarcito soltanto al cospetto di esplicita prova non solo del fatto che [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione del diritto al risarcimento del danno da responsabilità professionale del notaio

6 Ottobre 2016 - Ornella De Bellis


Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da responsabilità professionale inizia a decorrere non dal momento in cui la condotta del professionista determina l'evento dannoso, bensì da quello in cui la produzione del danno si manifesta all'esterno, divenendo oggettivamente percepibile e riconoscibile da parte del danneggiato. In particolare, in tema di responsabilità professionale del notaio, l'azione di responsabilità contrattuale presuppone la produzione del danno, ancorché l'inadempimento sia stato posto in essere in epoca anteriore, con la conseguenza che la relativa prescrizione non può iniziare a decorrere prima del verificarsi del pregiudizio di cui si chiede il risarcimento. In parole semplici e giusto per portare un esempio pratico, se il notaio procede ad una errata indicazione del valore catastale degli immobili ai fini della determinazione dell'imposta, il termine decennale di prescrizione del diritto al risarcimento del danno da responsabilità professionale non inizia a decorrere dal momento in cui [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento per infortunio dovuto al manto stradale sconnesso – una volta accertato il nesso causale con il danno subito, la vittima ricorrente non deve anche dimostrare l’effettiva pericolosità della cosa

19 Settembre 2016 - Marzia Ciunfrini


In una causa di risarcimento per infortunio dovuto al manto stradale sconnesso, una volta accertato il nesso causale con il danno subito, la vittima ricorrente non deve anche dimostrare l'effettiva pericolosità della cosa. In questi casi è onere dell'ente, in qualità di custode, dimostrare l'eventuale colpa, o concorso di colpa, del danneggiato per limitare la propria responsabilità. Per ripartire l'onere della prova la giurisprudenza di legittimità ha distinto due ipotesi; la prima: quando il danno è causato da cose dotate di un intrinseco dinamismo, l'attore ha il solo onere di provare il nesso di causa tra la cosa ed il danno, mentre non è necessaria la dimostrazione della pericolosità della cosa. La seconda: quando il danno è causato da cose inerti e visibili (marciapiedi, strade, pavimenti), il danneggiato può provare il nesso di causa tra cosa e danno dimostrandone la pericolosità. Dunque la pericolosità, lungi dall'essere un fatto costitutivo della [ ... leggi tutto » ]


Assegno protestato per difetto di autorizzazione – se il carnet è stato rilasciato dopo la revoca di sistema la banca è solidalmente responsabile nei confronti del beneficiario

22 Agosto 2016 - Simonetta Folliero


Se un assegno viene protestato per difetto di autorizzazione, allora vuol dire che chi lo ha emesso (il traente) è correntemente oggetto di un provvedimento di revoca di sistema che gli vieterebbe, appunto, la sottoscrizione di titoli di pagamento. Qualora il carnet, da cui è stato tratto l'assegno protestato, fosse stato consegnato dalla banca (trattaria) al cliente, in epoca successiva a quella in cui era già operante la revoca di sistema, allora l'istituto di credito risulterebbe aver contravvenuto ad una regola di diligenza su di esso indiscutibilmente gravante, che caratterizza obiettivamente l'esercizio della propria attività: appunto verificare la perdurante legittimazione del proprio cliente a poter emettere assegni. Nelle ipotesi appena descritte, l'Arbitro Bancario Finanziario, con la decisione 2067/2015, ha condannato la banca trattaria a risarcire il beneficiario dell'assegno protestato con un importo pari al suo valore nominale. Secondo l'Arbitro, infatti, chi riceve in pagamento l'assegno, legittimamente confida sulla circostanza che [ ... leggi tutto » ]