risarcimento per danni a persone e cose


Deposito cauzionale per l’immobile locato – va restituito al rilascio anche in presenza di danni se il locatore non propone domanda giudiziale per la sua attribuzione

3 Marzo 2015 - Roberto Petrella


Una volta che la locazione si è conclusa con la restituzione del bene, il locatore non può rifiutarsi di restituire il deposito sulla base di generiche contestazioni o, semplicemente, riservandosi di agire in un separato giudizio per il risarcimento dei danni. L'obbligo del locatore di restituire al conduttore il deposito cauzionale dal medesimo versato in relazione gli obblighi contrattuali sorge al termine della locazione non appena avvenuto il rilascio dell'immobile locato, con la conseguenza che, ove il locatore trattenga la somma anche dopo il rilascio dell'immobile da parte del conduttore, senza proporre domanda giudiziale per l'attribuzione, in tutto o in parte, della stessa a copertura di specifici danni subiti, il conduttore può esigerne la restituzione. Cosi i giudici della Corte di cassazione nell'ordinanza numero 3882/15. [ ... leggi tutto » ]


Assegno non trasferibile pagato dalla banca a persona diversa dal beneficiario – il traente ha diritto alla restituzione dell’importo

28 Febbraio 2015 - Simonetta Folliero


La legge stabilisce (Regio Decreto numero 1736 del 1933, articolo 43) che l'assegno bancario, emesso con la clausola “non trasferibile”, non può che essere pagato al beneficiario o, a richiesta di questo, accreditato sul suo conto corrente; chi paga a persona diversa “risponde” del pagamento. Giurisprudenza ampiamente consolidata precisa che la banca che ha pagato un assegno in violazione della norma appena citata è responsabile nei confronti di tutti i soggetti nel cui interesse tale regola è posta e che, a causa della relativa violazione abbiano sofferto un danno. Non è solo il beneficiario a potersi dolere della violazione della predetta norma. Nella specie, è pacifico il diritto del traente a chiedere ed ottenere la restituzione della somma, dal momento che chi emette un assegno con la clausola "non trasferibile" confida che l'importo facciale debba essere pagato esclusivamente al suo creditore. Queste le conclusioni a cui è giunta la Corte [ ... leggi tutto » ]


Cosa accade quando il creditore procedente espropria un bene che non è di proprietà del debitore

28 Febbraio 2015 - Ludmilla Karadzic


Quando un terzo fa valere il suo diritto di proprietà sull'immobile e lo sottrae a colui che l'ha comprato, ad esempio in seguito ad espropriazione coattiva e vendita giudiziale all'asta (aggiudicatario), si parla di evizione. Sia chiaro che il terzo non coincide con il debitore, dal momento che, per far valere eventuali nullità della procedura di espropriazione del bene, il debitore deve attivarsi prima che la vendita stessa abbia luogo (si veda questo articolo). La legge, infatti, una volta che le vendita sia stata effettuata, privilegia l'interesse alla stabilità dell'acquisto da parte dell'aggiudicatario in buona fede, sacrificando quello del debitore; anche al fine di non scoraggiare le vendite in sede esecutiva, per la funzione che rivestono nel supporto al recupero dei crediti. Si esamina, nel seguito del post, un'altra fattispecie: quella, ad esempio, in cui risulti, successivamente, che l'immobile espropriato e venduto all'asta non appartenesse al debitore, ma, appunto, ad [ ... leggi tutto » ]


L’invalidità permanente non implica necessariamente una riduzione della capacità di guadagno

28 Febbraio 2015 - Ornella De Bellis


Danno biologico e danno patrimoniale derivanti da invalidità permanente In caso di illecito lesivo dell'integrità psico fisica della persona, la riduzione della capacità lavorativa generica, quale potenziale attitudine all'attività lavorativa da parte di un soggetto che non svolge attività produttive di reddito è risarcibile quale danno biologico. Il danno biologico, infatti, ricomprende tutti gli effetti negativi del fatto lesivo che incidono sul bene della salute in sè considerato. Qualora, invece, a detta riduzione della capacità lavorativa generica si associ una riduzione della capacità lavorativa specifica che, a sua volta, dia luogo ad una riduzione della capacità di guadagno, detta diminuzione della produzione di reddito integra un danno patrimoniale. Ne consegue che non può farsi discendere in modo automatico dall'invalidità permanente la presunzione del danno da lucro cessante, derivando esso solo da quella invalidità che abbia prodotto una riduzione della capacità lavorativa specifica. Quando sussiste il diritto al risarcimento del danno [ ... leggi tutto » ]


Sinistro stradale causato da cane randagio – il comune risponde dei danni

28 Febbraio 2015 - Giuseppe Pennuto


Il Comune deve rispondere dei danni patiti da un ciclomotorista aggredito da un cane randagio durante la marcia del mezzo, atteso che l'ente territoriale è tenuto, in correlazione con gli altri soggetti indicati dalla legge, al rispetto del dovere di prevenzione e controllo del randagismo sul territorio di competenza. Così la Corte di cassazione nella sentenza numero 2741/15. [ ... leggi tutto » ]