attualità e riflessioni


Non ci resta che sperare nel grinch

3 Dicembre 2007 - Antonio Scognamiglio


A Natale sono tutti più buoni, ma allo stesso tempo anche tendenti al suicidio. Diciamo, per fortuna che sono entrambe leggende popolari. Nella folle corsa ai regali un posto auto però si può difendere al costo della propria vita, le interminabili code davanti alle casse di Feltrinelli spesso finiscono in tragedia. Lo spirito del Natale è sempre di più fatto di benzodiazepine e di quella polverina magica che attiva le carte di credito. Il consumismo è un tratto inconfondibile dell'uomo moderno, “siamo in quanto consumiamo” e sotto le feste andiamo più o meno tutti in “calore”, il nostro istinto primario diventa accoppiarci con i bancomat, rovinarci di rate per non deludere figli, parenti, compagni, mogli e mariti. A dicembre le famiglie si riuniscono, nel bene e nel male, un po' come in “Parenti Serpenti” di Mario Monicelli. Feste e depressione vanno a braccetto insomma, a dirlo non è soltanto il [ ... leggi tutto » ]


I malati dello shopping

2 Dicembre 2007 - Antonio Scognamiglio


A chi di noi non è capitato, magari in un momento difficile, di gratificarsi con degli acquisti? E' un atteggiamento normale, e secondo gli specialisti fa anche bene. Ma quando il desiderio di fare shopping diventa irrefrenabile e si comprano oggetti costosi ed inutili per la sola soddisfazione dell'acquisto, allora non siamo più di fronte ad una debolezza trascurabile, bensì ad una vera e propria malattia mentale che verrà presto inserita nei manuali di psichiatria. Parliamo della "sindrome da shopping" o "shopping compulsivo" che viene definita per la prima volta nel 1915 da Kraepelin come "un disagio psicologico e comportamentale caratterizzato da una tendenza a manifestare vere e proprie crisi di acquisto, una forma di mania delle spese (oniomania)". La sindrome da shopping è oggi una vera problematica sociale, un fenomeno complesso e di difficile comprensione per quanto riguarda la sua diagnosi e, di conseguenza, la possibilità terapeutica. Il problema [ ... leggi tutto » ]


Il consumatore, un animale allevato in cattività

28 Novembre 2007 - Antonio Scognamiglio


Nel secolo XX, lo sviluppo della produzione, smisuratamente grande, pone l'esigenza dello smaltimento della stessa per la conservazione del sistema. Si alimenta, dunque, subdolamente e con artificio, l'illusione che la felicità si identifichi con il benessere e che questo consista nel consumo di ogni sorta di beni e servizi. Si costruiscono cosi, le solide basi della nuova società, in cui certe modalità ossessive di consumo rappresentano una componente tanto rilevante da costituirne la connotazione essenziale. La verità del consumo è che essa è in funzione non del godimento, bensì della produzione; mediante adeguati modelli consumistici e meccanismi psico-sociologici opportunamente predisposti e alimentati, l'organizzazione degli interessi costituiti, esercita un controllo repressivo non solo della coscienza ma anche dell'inconscio dell'uomo, producendo un perfetto homo consumans, funzionale alle esigenze del sistema, ovvero, un consumatore vorace, entusiasticamente prigioniero dell'unico imperativo categorico di questa tanto decantata civiltà: CONSUMARE. I beni che si potrebbero definire di [ ... leggi tutto » ]


Un sistema finanziario sotto assedio

26 Novembre 2007 - Antonio Scognamiglio


Il sistema finanziario globale basato sul dollaro è in crisi e sta minacciando la prosperità e la stabilità di molte economie. Eccessi finanziari di ogni genere hanno insidiato la sua legittimità e la sua efficienza. Il dollaro USA sta perdendo la sua predominanza come principale valuta di riserva internazionale mentre molte banche sono travolte dal subbuglio della crisi dei crediti subprime. Lo scenario generale è la bolla senza precedenti dei beni immobili che c'è stata in tutto il mondo dal 1995 al 2005. Negli Stati Uniti, ad esempio, i prezzi delle case occupate dai proprietari sono aumentati annualmente di una media di circa il 9 %. Il valore di mercato del capitale delle case occupate dal proprietario negli Stati Uniti è aumentato da un po' meno di 8 trilioni di dollari del 1995 ad un po' più di 18 trilioni nel 2005. Da allora si sta contraendo, confermando il funzionamento [ ... leggi tutto » ]


Cari ragazzi, il moralismo non serve

19 Novembre 2007 - Antonio Scognamiglio


Il regista di «Come tu mi vuoi» ribatte alle critiche: non celebro consumismo e machismo, anzi li denuncio Ma evitando le solite ipocrisie. E senza «happy end» Caro direttore, mi ha fatto molto piacere leggere sulla prima pagina del suo giornale gli interventi critici di Antonio Polito, Michela Vittoria Brambilla e Marco Follini sul mio film Come tu mi vuoi. Piacere, anche se sono critiche, perché dimostrano che lo scopo del film è stato raggiunto: ha suscitato un dibattito acceso su un fenomeno di costume reale, quello della dittatura dell'immagine imposta dalla società dei consumi, sia tra gli intellettuali che tra i ragazzi che incontro ogni giorno per la presentazione del film. Mi pare però che, in questa polemica, non sia stato colto il mio intento di usare un «teen movie», una commedia di costume, come provocazione politicamente non corretta fin dal titolo Come tu mi vuoi: una sorta di [ ... leggi tutto » ]