tutela consumatori - contratti di prestito credito al consumo e cessione del quinto dello stipendio o della pensione


Credito al consumo – domande e risposte sulla normativa

29 Luglio 2013 - Giovanni Napoletano


Chi concede il credito al consumo nella forma del prestito? Il credito al consumo è concesso nella forma del prestito dalle banche e dagli intermediari finanziari. Gli intermediari finanziari possono - come le banche - concedere credito in varie forme (credito al consumo, mutuo, locazione finanziaria ecc.); a differenza delle banche, non possono raccogliere depositi. Gli intermediari finanziari che concedono il credito al consumo sono iscritti: a) nell'elenco generale previsto dall'articolo 106 del Decreto legislativo 1 settembre 1993, numero 385 (di seguito, Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), tenuto dall'Ufficio Italiano dei Cambi; b) nell'elenco speciale previsto dall'articolo 107 del Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, tenuto dalla Banca d'Italia. Gli elenchi sono pubblici e disponibili su Internet. I soggetti diversi dalle banche e dagli intermediari finanziari iscritti nei citati elenchi non possono concedere prestiti ai consumatori; diversamente, sono perseguibili penalmente ai sensi dell'articolo [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – glossario

29 Luglio 2013 - Giovanni Napoletano


La normativa comunitaria e la normativa nazionale sul credito al consumo La disciplina sul credito al consumo è riconducibile a una pluralità di fonti normative, comunitarie e nazionali, primarie, cioè emanate da organi legislativi, e secondarie, cioè emanate da organi amministrativi dotati di poteri normativi (cfr. in questa stessa sezione del sito, la disciplina sulla Trasparenza). Nell'ordinamento italiano, la disciplina del credito al consumo è oggi recepita negli articoli da 121 a 128 del Decreto legislativo 1 settembre 1993, numero 385, (di seguito, Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia). Tale disciplina è integrata da disposizioni di natura secondaria e, in particolare, dal d.m. Tesoro 8 luglio 1992 e successive modificazioni. Definizione del contratto di credito al consumo Il credito al consumo è quel contratto in base al quale si concede un credito sotto forma di dilazione di pagamento, di finanziamento o di altra analoga facilitazione finanziaria, ad [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – cosa è

24 Luglio 2013 - Giovanni Napoletano


Per credito al consumo si intende il credito per l'acquisto di beni e servizi (credito finalizzato) ovvero per soddisfare esigenze di natura personale (ad esempio: prestito personale, cessione del quinto dello stipendio) concesso ad una persona fisica (consumatore). Il credito al consumo può assumere la forma di dilazione del pagamento del prezzo dei beni e servizi acquistati ovvero di prestito o altra analoga facilitazione finanziaria. Non costituisce credito al consumo il prestito concesso per esigenze di carattere professionale del consumatore (ad esempio: acquisto di un'autovettura da utilizzare per il trasporto dei dipendenti della propria impresa). Il consumatore si obbliga: nel caso di dilazione di pagamento, a corrispondere il prezzo al venditore di beni o servizi alle date convenute; nel caso di concessione di un prestito, a restituire l'importo concesso (capitale erogato) e a pagare gli interessi calcolati sulla base di un parametro finanziario (tasso di interesse). L'adempimento dell'obbligo di restituire [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – il contratto

26 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


La durata di un contratto stipulato per credito al consumo è rimessa alla libera determinazione delle parti La rata (in genere mensile) prevista nel contratto di credito al consumo costituisce l'importo che il consumatore versa alla banca o all'intermediario finanziario per la restituzione del prestito. Essa è composta di una quota capitale, a titolo di restituzione del prestito, e di una quota interessi, in ragione dell'applicazione del tasso di interesse praticato. Il rimborso avviene secondo cadenze temporali determinate dalle parti; di regola le rate sono mensili. Il pagamento della rata rappresenta un evento importante nell'andamento dei rapporti tra banca e consumatore. Il mancato rispetto delle scadenze previste per le rate determina a carico del consumatore maggiori oneri per l'applicazione di interessi di mora, la cui misura deve essere indicata nella documentazione precontrattuale e nel contratto. Inoltre, in base alle regole generali in materia di contratti, la banca e gli intermediari [ ... leggi tutto » ]


Credito al consumo – le clausole contrattuali vessatorie da contestare alla società di recupero crediti

25 Giugno 2013 - Giovanni Napoletano


Credito al consumo – le clausole vessatorie del contratto di prestito da contestare alla società di recupero crediti In base all'articolo 25 della legge 6 febbraio 1996 numero 52, attuativa della direttiva CEE numero 93/13, nei contratti conclusi tra un consumatore ed un professionista è possibile per il consumatore sottrarsi all'efficacia di una o più clausole di un contratto quando le prestazioni che esse prevedono sono “sbilanciate” a vantaggio del professionista. Questa particolare forma di tutela del consumatore è stabilita dagli articoli 1469 bis - sexies del codice civile, introdotti dalla legge 52/96, emanata in attuazione della Direttiva Cee numero 13 del 1993, concernente le clausole abusive nei contratti stipulati dai consumatori. L'ordinamento italiano, tuttavia, già conosceva la categoria delle “clausole vessatorie”. Esse sono previste dagli articoli 1341 e 1342 del codice civile che, non essendo stati abrogati dalla legislazione successiva, continuano ad essere pienamente vigenti ed applicabili. Essi stabiliscono [ ... leggi tutto » ]