domande e risposte su prestito negato e cattivi pagatori


Tempi di permanenza e cancellazione dagli archivi dei cattivi pagatori 

18 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Da come si son messe le cose è probabile che lei debba attendere due anni prima di poter richiedere la cancellazione da CRIF. Lo schema di verifica cancellazione è illustrato qui. Vada sul sito cliccando sull'immagine e segua le istruzioni. Potrà così sapere se risulta inclusa fra i cattivi pagatori e procedere, se ne ha diritto (legga a questo proposito il tipo di segnalazione inoltrato dalla finanziaria)procedere con la richiesta di cancellazione del suo nominativo. Per Experian la procedura è identica. Cambia il sito che è questo. Per CTC (Consorzio di Tutela del Credito), analoga procedura per l'accesso ai dati, la verifica di esistenza di una eventuale registrazione e la richiesta di cancellazione. Si procede on line anche con questa Centrale Rischi, seguendo le istruzioni indicate qui. Per porre una domanda su debiti e sovraindebitamento, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]


Se non pago i miei debiti, dopo quanto tempo esco pulito dalla crif?

18 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Occorre che passino tre anni dalla data in cui il contratto prevede il pagamento dell'ultima rata. Ma attenzione però: se in questi tre anni la finanziaria, o la società di recupero che acquisisce il suo credito, le manda una lettera di messa in mora ed effettua contestualmente la segnalazione alla Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF), occorrono che passino altri tre anni. E così via. In sostanza può, in linea teorica, accadere che lei resti “sporco” a vita. La discussione continua in questo forum. Per porre una domanda su debiti e sovraindebitamento, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]


Uno schema per verificare la cancellazione dalla crif

18 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Lo schema di verifica cancellazione è il seguente: Provi così. Se non ottiene risultati bisognerà procedere con un esposto all'Autorità per la tutela della privacy. Funziona al 100% ma, per poter presentare ricorso, bisogna aver prima chiesto (e non ottenuto) la cancellazione con la procedura standard. La discussione continua in questo forum. Per porre una domanda su debiti e sovraindebitamento, accedi al forum. [ ... leggi tutto » ]


Illegittime segnalazioni alle centrali di rischio 

18 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Io, personalmente, ritengo che, una volta estinto il debito, la segnalazione a qualsiasi Centrale rischi diventi illegittima. E quindi il soggetto indebitamente segnalato potrebbe chiedere al Giudice, in via d'urgenza, ex articolo 700 codice di procedura civile, la cancellazione della segnalazione e in sede di giudizio di merito ottenere il completo ristoro di tutti i pregiudizi subiti. Sono convinto che la tutela a favore dell'utente/cliente/consumatore contro l'indebita segnalazione alla Centrale Rischi sia piena e possa consentire al soggetto leso di ottenere completa giustizia. A conforto di questa tesi la sentenza di Cassazione 7958/09 - già citata nella risposta al quesito posto da Mario (vedi commento qui sotto) - da richiamare congiuntamente alla numero 21428/2007 laddove viene stabilito che “l'appostazione a sofferenza della centrale dei rischi implica una valutazione della complessiva situazione finanziaria del cliente e non può scaturire automaticamente da un mero ritardo nel pagamento del debito, dovendosi considerare una [ ... leggi tutto » ]


Segnalazioni alle centrali di rischio e mancata informativa al soggetto segnalato

18 Settembre 2010 - Chiara Nicolai


Posso solo segnalarle una recente ed interessante sentenza della Corte di Cassazione. Precisamente la numero 7958/2009, prima sezione civile. Con questa sentenza i giudici hanno accolto il ricorso con il quale, il cliente di un Istituto Bancario nel verificare il passaggio a sofferenza della posizione a lui collegata e la conseguente segnalazione del nominativo alla centrale rischi, lamentava la mancanza di una preventiva verifica da parte della Banca della complessiva situazione debitoria, dall'analisi della quale, secondo quanto sostenuto dal ricorrente, si sarebbe potuto rilevare come, la predetta situazione, fosse imputabile a malversazioni commesse dalla moglie pertanto non ascrivibile al ricorrente. I Giudici della Suprema Corte, hanno posto l'accento su alcuni principi fondamentali inerenti i criteri sulla base dei quali occorre rilevare “l'incauta segnalazione” nonché la non estraneità della Banca d'Italia all'applicazione della normativa dettata dal Codice della Privacy in tema di trattamento dei Dati Personali, da cui l'assoggettamento di questa, [ ... leggi tutto » ]