sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Sinistro stradale » il risarcimento danni è ridotto se il passeggero è consapevole del rischio

20 Giugno 2014 - Andrea Ricciardi


Qualora il terzo trasportato, ovvero il passeggero, sia consapevole dell'alta velocità e, quindi, del pericolo a cui va incontro, il risarcimento danni da parte dell'assicurazione sarà ridotto. Una compagnia assicurativa ha la possibilità di ridurre il risarcimento danni da versare al terzo trasportato, in caso di un sinistro stradale, qualora il passeggero abbia accettato il rischio di viaggiare con la consapevolezza che la corsa sarebbe stata ad elevata velocità. Ciò è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 11698/14. Questa teoria non è nuova nell'ambito della giurisprudenza riguardante i sinistri stradaali. Il principio accennato, infatti, è applicato, ad esempio, a chi non indossa la cinture. Nella fattispecie della pronuncia esaminata, la vittima è deceduta in una gara clandestina, di cui aveva contezza in anticipo. Non risulta abbia concorso col conducente nella dinamica del sinistro, ma per gli Ermellini questo non importa. Il verdetto in esame ribalta l'unico precedente [ ... leggi tutto » ]


Rc auto con polizza maggiorata » basta il provvedimento agcm per dare il via al risarcimento danni

3 Giugno 2014 - Gennaro Andele


Buone notizie per i consumatori: d'ora in avanti, nel caso una compagnia assicurativa sia stata multata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) per maggiorazioni non congrue della polizza rc auto ai propri clienti, basterà presentare al giudice il provvedimento dell'Antitrust per ottenere il risarcimento danni relativo. Una recente ed assolutamente innovativa pronuncia della Corte di Cassazione ha dato una svolta al procedimento per il risarcimento danni dalle compagnie assicurative, stabilendo, in favore dei consumatori, un principio senza precedenti. La novità sta nel fatto che i consumatori, per arrivare al risarcimento danni, devono limitarsi a produrre in giudizio, qualora esistesse, il semplice provvedimento dell'Agcm di condanna delle compagnie. Ciò è quanto si evince, appunto, dalla sentenza 11904/14 della Suprema Corte. Il provvedimento dell'Antitrust, quindi, viene considerato dagli Ermellini una prova privilegiata con una elevata attitudine a dimostrare non solo la condotta anticoncorrenziale da parte dell'assicurazione, ma anche il danno [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni veicolo dopo sinistro » non può essere superiore al valore ante-incidente

29 Maggio 2014 - Gennaro Andele


Dopo un sinistro stradale, il risarcimento danni richiesto dal danneggiato non può essere superiore al valore che aveva il veicolo prima dell'incidente. La domanda di risarcimento danni subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione dei danni, deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica, con conseguente potere del giudice di non accoglierla e di condannare il danneggiante al risarcimento per equivalente, ovvero al pagamento di un somma pari alla differenza di valore del bene prima e dopo la lesione, allorquando il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo. Questo, in breve, l'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione con sentenza 9367/14. A parere degli Ermellini, pertanto, il danno al veicolo non può essere superiore al valore economico del veicolo stesso al momento dell'incidente. Nei casi pertinenti, dunque, il giudice può optare per il [ ... leggi tutto » ]


Se la riparazione del danno costa più del valore commerciale del veicolo prima del sinistro

19 Maggio 2014 - Loredana Pavolini


La domanda di risarcimento del danno subito da un veicolo a seguito di incidente stradale, quando abbia ad oggetto la somma necessaria per effettuare la riparazione dei danni, deve considerarsi come richiesta di risarcimento in forma specifica, con conseguente potere del giudice di non accoglierla e di condannare il danneggiante al risarcimento per equivalente, ovvero al pagamento di un somma pari alla differenza di valore del bene prima e dopo la lesione, allorquando il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo. Così Corte di Cassazione nell'ordinanza numero 9367 del 28 aprile 2014. [ ... leggi tutto » ]


Come calcolare correttamente il valore commerciale del proprio autoveicolo

13 Maggio 2014 - Tullio Solinas


Come calcolare correttamente il valore commerciale del proprio autoveicolo Come calcolare esattamente il valore commerciale del proprio veicolo? Facciamo chiarezza all'interno dell'articolo. Per valore commerciale del veicolo si intende il valore stabilito da riviste specializzate di settore o, in mancanza, dal valore di mercato. E' bene distinguere comunque il calcolo del valore commerciale del veicolo nei due mondi che configurano l'universo delle assicurazioni, ovvero la garanzia diretta (ctv) e la responsabilità civile. Analizziamoli attentamente uno per volta. Valore commerciale del veicolo e garanzia diretta Naturalmente, essendo molteplice il mercato dei contratti di garanzia diretta, per affrontare un discorso generico è necessario riferirsi sempre alla tecnica assicurativa di base. Innanzitutto, quindi, bisogna analizzare la normativa vigente. L'articolo 1908 del codice civile, in questo senso, chiarisce che nell'accertare il danno non si può attribuire alle cose perite o danneggiate un valore superiore a quello che avevano al tempo del sinistro. Proseguendo, specifica [ ... leggi tutto » ]