sentenze e ordinanze della Corte di cassazione in tema di risarcimento danni


Responsabilità per i danni causati a terzi da soggetto maggiorenne infermo di mente ma non interdetto

31 Gennaio 2016 - Annapaola Ferri


Se l'autore del danno è persona capace di intendere e di volere al momento del fatto, ove si tratti di minore di età (o di interdetto), il soggetto responsabile del danno causato dal minore o dall'interdetto è individuato in quello che, in ragione del rapporto parentale o in ragione della funzione tutoria è chiamato ad esercitare la sorveglianza sul soggetto minore e a fornirgli una adeguata educazione. Se invece l'autore del danno è persona incapace di intendere e di volere (sia che si tratti di minore soggetto a responsabilità genitoriale, sia che si tratti di maggiorenne, soggetto o meno a tutela), il codice civile individua nel soggetto tenuto alla sorveglianza il responsabile per il fatto illecito dell'incapace. I genitori di persona maggiore di età inferma di mente, ma non interdetta, non sono giuridicamente obbligati ad esercitare la sorveglianza sul figlio, né sono di per sé responsabili per i danni da [ ... leggi tutto » ]


Le prove del demansionamento e della dequalificazione del lavoratore

20 Gennaio 2016 - Tullio Solinas


In tema di demansionamento e di dequalificazione, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale, biologico o esistenziale, che asseritamente ne deriva, non ricorrendo automaticamente in tutti i casi di inadempimento datoriale, non può prescindere da una specifica allegazione sulla natura e sulle caratteristiche del pregiudizio medesimo. Mentre il risarcimento del danno biologico è subordinato all'esistenza di una lesione dell'integrità psico-fisica medicalmente accertabile, il danno esistenziale, da intendere come ogni pregiudizio (di natura non meramente emotiva ed interiore, ma oggettivamente accertabile) che alteri le abitudini del lavoratore e gli assetti relazionali propri, inducendolo a scelte di vita diverse quanto all'espressione e realizzazione della sua personalità nel mondo esterno, va dimostrato con tutti i mezzi consentiti dall'ordinamento. In tale contesto assumono precipuo rilievo la prova per presunzioni, per cui dalla complessiva valutazione di precisi elementi dedotti quali le caratteristiche, la durata, la gravità, la conoscibilità all'interno ed all'esterno [ ... leggi tutto » ]


Spese legali sostenute dall’assicurato – rimborsabili solo se finalizzate a resistere all’azione del danneggiato

20 Gennaio 2016 - Giovanni Napoletano


In tema di assicurazione per la responsabilità civile, l'obbligazione principale (che può definirsi tale in quanto corrispondente all'essenza del contratto) concerne la rifusione, da parte dell'assicuratore, di tutto quanto l'assicurato debba pagare al terzo danneggiato. L'obbligazione accessoria trova il suo necessario presupposto, nella obbligazione principale, ma ha un oggetto diverso perché riguarda il rimborso, da parte dell'assicuratore (ed entro limiti prestabiliti), delle spese sostenute dall'assicurato per resistere all'azione del danneggiato. La ratio di quest'ultima disposizione va individuata nel perseguimento di un risultato utile ad entrambe le parti, assicuratore ed assicurato, mirando a tutelarne la sfera giuridico patrimoniale dalla domanda risarcitoria del terzo ed esaurendo la sua funzione nei limiti in cui si tratta di tenere indenne l'assicurato delle spese sostenute per resistere all'azione civile del danneggiato. Dunque il rischio di sostenere spese di resistenza è un danno, se pure di natura accessoria, e forma anch'esso oggetto di copertura assicurativa per [ ... leggi tutto » ]


Criterio equitativo nel risarcimento del danno non patrimoniale

11 Gennaio 2016 - Chiara Nicolai


Nella liquidazione del danno biologico, quando manchino criteri stabiliti dalla legge, il giudice di merito ha l'obbligo di adottare il criterio equitativo predisposto dal Tribunale di Milano, in quanto idoneo a garantire la parità di trattamento. Tuttavia l'avere assunto la tabella milanese a parametro in linea generale attestante la conformità della valutazione equitativa del danno non comporterà la ricorribilità in cassazione, per violazione di legge, delle sentenze d'appello che abbiano liquidato il danno in base a diverse tabelle per il solo fatto che non sia stata applicata la tabella di Milano e che la liquidazione sarebbe stata di maggiore entità se fosse stata effettuata sulla base dei valori da quella indicati. Così hanno stabilito i giudici della Corte di cassazione nella sentenza 126/16. [ ... leggi tutto » ]


E’ competente la ctp a decidere su una opposizione ad ingiunzione fiscale emessa per la riscossione di tributi locali

7 Gennaio 2016 - Ornella De Bellis


L'imposta comunale sugli immobili (ICI) deve qualificarsi come tributo locale e non come entrata patrimoniale pubblica extratributaria. Pertanto, la controversia promossa dal contribuente avverso l'ingiunzione fiscale (emessa dal comune in pendenza del giudizio tributario promosso contro l'avviso di accertamento, e sostanzialmente equivalente all'iscrizione dell'imposta nel ruolo notificata al contribuente, è assimilabile alla controversia avente ad oggetto l'impugnazione del ruolo, con la conseguenza che la controversia medesima è attribuita alla giurisdizione del Giudice tributario. Così hanno statuito i giudici della Corte Suprema, a sezioni unite, nella sentenza 29/16. [ ... leggi tutto » ]