tutela consumatori - servizi postali


Raccomandata con avviso di ricevimento – valida anche se consegnata a persona non identificata

25 Marzo 2014 - Giovanni Napoletano


Spetta al destinatario della raccomandata, trasmessa a mezzo del servizio postale, la prova della carenza di ogni sua responsabilità nella consegna del contenuto della raccomandata stessa, una volta che, presumendosi la regolarità del servizio postale, essa sia giunta all'indirizzo di colui cui era destinata. Non spetta al mittente individuare l'effettivo sottoscrittore della ricevuta, quando la comunicazione raccomandata sia giunta all'indirizzo del destinatario. Pertanto, poiché, in caso di raccomandata, le sole indicazioni che devono risultare dall'avviso di ricevimento ai fini della validità della comunicazione sono quelle prescritte dal regolamento postale, quando l'atto sia consegnato a persona non identificata o diversa dal destinatario, non è ravvisabile alcuna nullità se l'avviso, debitamente consegnato nel domicilio del destinatario, sia sottoscritto da persona ivi rinvenuta, ma della quale non risulti la qualità o la relazione col destinatario dell'atto, salva la facoltà di quest’ultimo di dimostrare, ma solamente proponendo querela di falso, l'assoluta estraneità della persona, [ ... leggi tutto » ]


Postino falsifica firma su raccomandata » e’ reato

25 Febbraio 2014 - Giovanni Napoletano


Il postino falsifica la tua firma sulla raccomandata: è colpevole di accidia e con dolo. Falsificare delle firme allo scopo di concludere più velocemente il lavoro non può essere considerata una semplice leggerezza, ma comporta la condanna per aver prodotto un atto falso. Questo l'orientamento della Corte di Cassazione espresso con sentenza numero 8422/14. Falsificazione firme: postino compie reato Il postino che esegue una falsificazione della firma del destinatario sugli avvisi di ricevimento delle raccomandate per non dover tornare sullo stesso luogo una seconda volta, perché la prima ha trovato chiuso, commette reato. Lo statuisce la Suprema Corte con la sentenza in esame. A parere degli Ermellini non si tratta di una semplice leggerezza, ma c'è proprio una coscienza e volontà, cosiddetto dolo, da parte del pubblico impiegato di falsificare la firma del destinatario. In questi casi, al destinatario del plico non resta che far eseguire una perizia calligrafica e [ ... leggi tutto » ]


Servizi postali e iva » tar respinge ricorso di poste italiane dopo sentenza agcm

25 Febbraio 2014 - Giovanni Napoletano


Servizi postali e Iva » Tar respinge ricorso di Poste Italiane dopo sentenza Agcm Servizi postali: l'Antitrust (Agcm), nel 2013, a proposito dell'esenzione dell'Iva da parte di Poste Italiane, aveva sancito che la società aveva abusato della propria posizione dominante, dando un ultimatum, alla stessa, di 180 giorni, entro i quali avrebbe dovuto applicare l'imposta nei servizi postali negoziati individualmente per non discriminare i concorrenti. Ma Poste Italiane S.p.A. aveva presentato ricorso presso il Tar del Lazio. Vediamo gli sviluppi della vicenda. Servizi postali: Agcm vs Poste Italiane su applicazione Iva Centottanta giorni per applicare l'iva nei servizi postali liberalizzati e cessare l'abuso di posizione dominante con il quale sono stati discriminati i concorrenti. Era questo il tempo che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva dato a Poste Italiane al termine dell'istruttoria avviata il 6 marzo 2012. Nella riunione del 27 marzo 2013, l'Antitrust aveva infatti stabilito che [ ... leggi tutto » ]


Giacenza della posta non recapitata » le nuove disposizioni

7 Febbraio 2014 - Giovanni Napoletano


Giacenza della posta non recapitata » Le nuove disposizioni Giacenza della posta non recapitata: per i primi dieci giorni non si pagherà più il deposito presso l'ufficio postale. Inoltre, nei periodi di ferie si raggiungerà un notevole risparmio per ogni pacco. Di norma, la posta raccomandata non recapitata al destinatario viene depositata presso l'ufficio postale: questa prassi si chiama, appunto, giacenza. Se, successivamente, non viene ritirata dal destinatario, per un mese, viene restituita al mittente ed al plico viene aggiunta la dicitura compiuta giacenza. Così, la missiva si considera consegnata e, quindi, conosciuta. A scapito, giustamente, di chi non si interessa della corrispondenza. Spese per la giacenza della posta non recapitata Il destinatario che va a ritirare il pacco, o il plico, inviato tramite raccomandata presso l'ufficio postale, deve pagare un contributo per il deposito. Fin ora, il contributo non era dovuto se il ritiro avveniva fino al quinto giorno [ ... leggi tutto » ]


Buoni postali fruttiferi – gli interessi devono essere quelli indicati sul documento

1 Ottobre 2013 - Giovanni Napoletano


Pur configurandosi i buoni postali fruttiferi come documenti di legittimazione e non come titoli di credito, la corresponsione degli interessi va effettuata secondo quanto indicato per iscritto in detti buoni, anche se il relativo regime è stato previamente mutato da un decreto ministeriale. Nella vigenza della disciplina dettata dal codice postale, le diciture che figurano sui buoni postali fruttiferi consegnati ai sottoscrittori, con cui viene specificato il regime degli interessi, devono ritenersi prevalenti sulle determinazioni difformi contenute in un decreto ministeriale precedente alla loro emanazione. Infatti, risulta indubbio che la collocazione dei buoni presso il pubblico richiede un accordo negoziale non potendosi immaginare fonte diversa. Pertanto si deve ritenere che al richiedente il buono postale è stata prospettata un'operazione finanziaria connotata nei termini specificamente indicati nei buoni, compilati, firmati e bollati ed a lui consegnati dall'ufficio emittente, a fronte dei quali egli ha versato a quell'ufficio la somma corrispondente. Il [ ... leggi tutto » ]