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Notifica del verbale di infrazione al codice della strada in caso di cambio di residenza della società proprietaria del veicolo

14 Ottobre 2018 - Giuseppe Pennuto


Il termine di 90 giorni per la notifica del verbale di contestazione dell'infrazione nel caso in cui il destinatario abbia mutato residenza provvedendo a far ritualmente annotare la relativa variazione (con l'indicazione dei dati relativi ai veicoli di appartenenza) soltanto negli atti dello stato civile e non anche nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA), decorre dalla data di annotazione della variazione di residenza negli atti dello stato civile, a nulla rilevando che l'interessato non abbia provveduto a far annotare la variazione anche nel Pubblico Registro Automobilistico. Ne consegue che deve ritenersi intempestiva la notifica del verbale di multa quando siano trascorsi più di 90 giorni dalla annotazione all'anagrafe del cambio di residenza del trasgressore (corredata dell'indicazione dei dati relativi ai veicoli di appartenenza), ma meno di 90 dalla relativa annotazione nel Pubblico Registro Automobilistico. Vero è che quando il veicolo a motore appartiene ad una società (persona giuridica) non è previsto [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento esattoriale del conto corrente

14 Ottobre 2018 - Paolo Rastelli


Il pignoramento esattoriale del conto corrente, ovvero il pignoramento del conto corrente per crediti non saldati alla Pubblica Amministrazione, per i quali procede Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) è regolato, fra gli altri, dall'articolo 546 del codice di procedura civile: dal giorno in cui riceve l'atto di pignoramento del conto corrente, la banca presso cui il debitore intrattiene un rapporto di conto corrente è tenuta, relativamente alle cose e alle somme depositate in conto corrente e nei limiti dell'importo del credito per cui si procede, aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. In pratica, dal giorno della notifica dell'atto di pignoramento, la banca deve sottrarre al saldo disponibile del correntista debitore sottoposto ad azione esecutiva, l'importo del credito per cui si procede aumentato della metà. Le operazioni non ancora contabilizzate (incasso di assegni emessi, regolamento di acquisti effettuati con carte di credito o revolving), in assenza [ ... leggi tutto » ]


Pignoramento ordinario del conto corrente

14 Ottobre 2018 - Simonetta Folliero


Il pignoramento ordinario del conto corrente, ovvero il pignoramento del conto corrente per crediti non rimborsati a privati cittadini, banche o finanziarie, è regolato, fra gli altri, dall'articolo 546 del codice di procedura civile: dal giorno in cui riceve l'atto di pignoramento del conto corrente, la banca presso cui il debitore intrattiene un rapporto di conto corrente è tenuta, relativamente alle cose e alle somme depositate in conto corrente e nei limiti dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà, agli obblighi che la legge impone al custode. Come accennato, nel pignoramento ordinario del conto corrente, la banca è chiamata a svolgere il proprio ruolo di custode dell'importo del credito precettato al debitore, aumentato della metà fino all'assegnazione al creditore procedente della somma stabilita dal giudice (che potrà comprendere, oltre a quanto dovuto dal debitore inadempiente, anche le spese legali sostenute dal creditore nella fase di espropriazione forzata del [ ... leggi tutto » ]


Assegno con data in bianco riempita dal beneficiario – i rischi che si corrono

6 Ottobre 2018 - Simonetta Folliero


Nel caso di sottoscrizione di modulo di assegno con data in bianco, il traente (colui che sottoscrive l'assegno) il quale contesti il contenuto riportato nel campo data, può proporre querela di falso, se assume che il riempimento sia stato effettuato dal beneficiario in maniera non autorizzata, poiché in tal caso si integra una vera e propria falsità materiale, che esclude la provenienza del documento dal traente (Cassazione 18059/2007). Invece, il traente che, riconoscendo di aver sottoscritto l'assegno, lamenta il suo riempimento in modo difforme da quello pattuito, ha l'onere di provare l'abusivo riempimento (Cassazione 5245/2006). In ogni caso, il traente, per non essere tenuto a versare l'importo facciale dell'assegno, ha l'onere di provare di aver già corrisposto la somma indicata nel modulo: altrimenti, poichè la validità di una scrittura privata prescinde dalla presenza o meno di una data apposta sul relativo documento e a questa regola generale non si sottrae [ ... leggi tutto » ]


Multa da autovelox – nulla se nel verbale di contestazione non vengono indicati gli estremi del decreto prefettizio

6 Ottobre 2018 - Giuseppe Pennuto


La mancata indicazione nel verbale di contestazione degli estremi del decreto prefettizio, con cui si individuano le strade ove è consentito l'utilizzo dei dispositivi finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni, integra, un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatorio, che pregiudica il diritto di difesa e non è rimediabile nella fase eventuale di opposizione. Così hanno stabilito i giudici della Corte di Cassazione nella sentenza 24214/2018. [ ... leggi tutto » ]