Accordo a saldo stralcio e liberatoria per cancellazione dalla CRIF – errori da non commettere

Sono stata segnalata al CRIF come cattiva pagatrice (ho saltato 4 rate da pagare) ma poi ho liquidato tutto alla società finanziaria in un unica soluzione, (questi mi avevano assicurato che non ero stata segnalata) ebbene dopo 1 anno mi è arrivato un avviso di pagamento di 161.00 euro per spese legali e interessi. Adesso non risulto più nell’elenco dei protestati, risulto nell’elenco “dei ritardatari nei pagamenti a rate” (4 rate), che, come ho appena scritto, ho liquidato il mio debito con un anno di anticipo.

Come devo fare per farmi cancellare dall'elenco dei ritardatari?

Coloro che vengono segnalati alla CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) non sono definibili come "protestati" (che è tutt'altra specie di debitore insolvente) bensì vengono indicati con il termine generico di "cattivi pagatori".

La CRIF, per sua cattiva abitudine, non cancella mai automaticamente quanti ne hannno diritto. E' sempre necessario presentare un'istanza qui, (seguendo le istruzioni riportate) e verificare, a posteriori, che la cancellazione sia effettivamente avvenuta.

Alcune volte, poi, è necessario che il debitore faccia addirittura una segnalazione al Garante per la Protezione dei dati Personali. I signori della CRIF non giungono mai alla decisione dell'Autorità, ma ottemperano ai propri obblighi (vale a dire eliminano i dati riferibili al debitore che ha acquisito il diritto alla cancellazione) prima di una eventuale sentenza negativa (per loro).

Ma quando un debitore ha diritto alla cancellazione? Si può facilmente desumerlo dalla seguente tabella:

tempi massimi

Mentre la procedura di verifica/cancellazione è illustrata di seguito.

crif tempi

Per quanto riguarda il suo caso, lei avrebbe diritto alla cancellazione dagli elenchi dei cattivi pagatori dopo due anni a partire dalla data in cui ha regolarizzato la situazione.

Ma, lei si è lasciata "abbindolare" dalla società di recupero crediti:

  1. non ha chiesto lettera di cessione;
  2. non si è fatta consegnare un estratto cronologico del capitale dovuto e degli interessi moratori da corrispondere;
  3. non ha formalizzato un contratto scritto con il quale veniva sancito che nulla più era dovuto dopo il pagamento concordato;
  4. non si è fatta rilasciare la necessaria "liberatoria" del creditore con la quale è poi possibile, avendone maturati i tempi, chiedere la cancellazione alla CRIF.

Adesso chiede cosa deve fare. Se ha necessità di accettare il ricatto lei deve:

1) leggere gli articoli che le indico di seguito:

Samantha contro Pippo - Una guerra fra poveri
Come non pagare tutto il debito e vivere sereni!
Una guida di sopravvivenza per debitori assediati
Le società di recupero vi perseguitano? Ecco come fare!

2) concordare il pagamento dei 161 euro richiesti, non senza aver pattuito che in cambio dovranno essere prodotti:

a) lettera di cessione o di mandato a riscuotere;
b) accordo di saldo e stralcio firmato da cui deve emergere che per il debito originario più nulla è dovuto (altrimenti fra qualche mese staremo punto e a capo);
c) liberatoria in cui il creditore dichiara che il debitore ha saldato ogni debito, sia in quota capitale sia in quota interessi;

3) aspettare che decorrino due anni dalla data del pagamento dei 161 euro e quindi chiedere la cancellazione alla CRIF.

Per fare una domanda agli esperti vai al forum

Per approfondimenti, accedi alle sezioni tematiche del blog

7 Settembre 2013 · Simone di Saintjust


Commenti e domande

Per porre una domanda sul tema trattato nell'articolo (o commentarlo) utilizza il form che trovi più in basso.

2 risposte a “Accordo a saldo stralcio e liberatoria per cancellazione dalla CRIF – errori da non commettere”

  1. Utente anonimo ha detto:

    Salve ho un pignoramento presso terzi da due anni e mezzo per aver fatto da garante e il debitore originario non è riuscito a pagare.Adesso vorrei chiudere il debito e il pignoramento con un saldo e stralcio ovviamente non posso permettermi un avvocato posso fare la proposta io?E come posso fare per accertarmi la chiusura del debito e pignoramento nel caso in cui la banca accetti la suddetta proposta? Praticamente cosa non devo tralasciare nella stesura della mia proposta?Spero possiate aiutarmi grazie

    • Io non credo che la banca accetterà un saldo parziale del debito, primo perché non hanno l’esigenza di liquidare a stralcio il debito originale accertato, definito giudizialmente ed escusso integralmente tramite pignoramento (anche se accettare la sua proposta comporterebbe tempi di rimborso più celeri, consideri che una banca eroga mutui anche trentennali); secondo perché è difficile che qualche funzionario si assuma la responsabilità di autorizzare un accordo di solito non previsto nelle politiche aziendali dopo l’avvio e la positiva conclusione di un’azione esecutiva; terzo, in quanto sarebbe poi complicato contabilizzare l’intervenuta modifica in quantità e tempi di rimborso del credito già azionato. Tornando alla sua domanda, certamente lei può formulare l’offerta (domandare è lecito, rispondere è cortesia). Poi nel caso in cui la banca si dichiarasse interessata alla sua proposta, potremmo discutere delle altre questioni.

      Ripeto, gli accordi transattivi a saldo stralcio, per la composizione delle controversie debitorie, vanno perfezionati in fase stragiudiziale, prima del pignoramento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Se il post è stato interessante, condividilo con il tuo account Facebook

condividi su FB

    

Seguici su Facebook

seguici accedendo alla pagina Facebook di indebitati.it

Seguici iscrivendoti alla newsletter

iscriviti alla newsletter del sito indebitati.it




Fai in modo che lo staff possa continuare ad offrire consulenze gratuite. Dona!