Bollette e fatture » Quando e quanto tempo tenerle da parte

Bollette, fatture e altri documenti importanti: ecco perché e per quanto tempo vanno conservati.

Ci sono dei documenti che è sempre meglio conservare. Perciò, prima di sbarazzarvi di tutti i vecchi documenti, è meglio che seguiate questi consigli per evitare che, un domani, qualcuno possa bussare alla vostra porta e pretendere un pagamento che, invece, avete già effettuato.

Per stabilire quando è arrivato finalmente cestinare i documenti accennati di buttare le carte bisogna far riferimento ai tempi di prescrizione del relativo credito.

Che vuol dire? Ciò significa che, se il credito si è prescritto, anche se il creditore dovesse chiedervi il pagamento voi potreste benissimo non eseguirlo. Infatti, il giudice non potrebbe mai condannarvi in un eventuale procedimento in tribunale. In parole povere, una volta intervenuta la prescrizione, il debito si considera estinto.

I termini di prescrizione, però, sono fissati per legge e variano a seconda del tipo di documento.

Per quanto riguarda le bollette per il consumo di acqua, luce, gas, telefono si devono attendere cinque anni dalla data di scadenza.

Anche per il Bollettino IMU, spese condominiali, Tassa nettezza urbana e ricevute per canoni d'affitto, pagamento delle rate del mutuo, e ricevute di pagamento di multe stradali la prescrizione interviene dopo 5 anni.

Per quanto attiene le cambiali e parcelle dei professionisti, e il bollo auto, invece, bisogna attendere tre anni.

Riguardo la dichiarazione dei redditi, bisogna aspettare quattro anni a partire dall'anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione.

In caso di ristrutturazioni edilizie, poiché la rateazione delle detrazioni è su 10 anni, la documentazione per chiedere le detrazioni dovrà essere conservata per 10 anni + 4, quindi 14 anni.

20 Giugno 2014 · Gennaro Andele




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