Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Loredana Pavolini

Mancata consegna della cosa locata - conseguenze per il conduttore

Loredana Pavolini - 23 Giugno 2015

Il conduttore che non adempie l'obbligazione contrattuale di restituire, alla scadenza, la cosa locata è tenuto a dare al locatore il corrispettivo convenuto fino alla riconsegna, salvo l'obbligo di risarcire il maggior danno. Il conduttore è tenuto al risarcimento dei danni cagionati alla cosa in tale stato di detenzione; alla stessa maniera di quanto previsto, per l'ipotesi di vigenza contrattuale, dal codice civile. La responsabilità del conduttore cessato per la custodia e conservazione della cosa si pone infatti in diretta correlazione non soltanto con il suo potere di fatto sulla cosa, ma anche con il suo obbligo contrattuale di restituzione. Nell'ipotesi di mancata consegna della cosa locata alla scadenza, il conduttore risponde a titolo contrattuale non soltanto del ritardo nella restituzione, ma anche della trasformazione o del deterioramento della cosa verificatisi nella mora di restituzione, purché ricollegabili alla condotta ed alla sfera di vigilanza del conduttore-detentore medesimo. Così si è [ ... leggi tutto » ]

Contenzioso giudiziale fra avvocato e cliente - decorrenza degli interessi moratori per la parcella contestata

Loredana Pavolini - 5 Giugno 2015

In tema di liquidazione di diritti ed onorari di avvocato e procuratore a carico del cliente, la disposizione comune alle tre tariffe forensi (civile, penale e stragiudiziale) prevede che gli interessi di mora decorrano dal terzo mese successivo all'invio della parcella. Tuttavia quando insorge controversia tra l'avvocato ed il cliente circa il compenso per prestazioni professionali, il debitore non può essere ritenuto in mora prima della liquidazione del debito, che avviene con l'ordinanza che conclude il procedimento e nei limiti di quanto liquidato dal giudice. E' da tale data, e non da prima, che va riportata la decorrenza degli interessi. Questo perché il credito dell'avvocato per onorari professionali è credito di valuta e non di valore, avendo ad oggetto una somma di denaro. Ne consegue che la sopravvenuta svalutazione monetaria non consente una rivalutazione d'ufficio di esso, occorrendo una domanda del creditore di riconoscimento del maggior danno ed il soddisfacimento [ ... leggi tutto » ]

Giudice competente per il recupero giudiziale degli onorari dovuti all'avvocato

Loredana Pavolini - 5 Giugno 2015

Secondo il codice di procedura civile, per l'ingiunzione finalizzata al rimborso dei crediti è competente il giudice di pace o, in composizione monocratica, il tribunale che sarebbe competente per la domanda proposta in via ordinaria. Se il credito riguarda onorari per prestazioni giudiziali o stragiudiziali o rimborso di spese fatte da avvocati, procuratori, cancellieri, ufficiali giudiziari è competente anche l'ufficio giudiziario che ha deciso la causa alla quale il credito si riferisce. In più, gli avvocati o i notai possono proporre domanda di ingiunzione contro i propri clienti anche al giudice competente per valore del luogo ove ha sede il consiglio dell'ordine al quale sono iscritti o il consiglio notarile dal quale dipendono. Il consiglio dell'ordine, in relazione al quale si determina il giudice competente, va identificato in quello al quale il legale è iscritto attualmente, cioè con riferimento al momento della proposizione del ricorso. La norma è evidentemente finalizzata [ ... leggi tutto » ]

Cessione d'azienda e pagamento del tfr al lavoratore

Loredana Pavolini - 13 Maggio 2015

In caso di trasferimento d'azienda, il rapporto di lavoro continua con il cessionario ed il lavoratore conserva tutti i diritti che ne derivano. Si intende per trasferimento d'azienda qualsiasi operazione che, in seguito a cessione contrattuale o fusione, comporti il mutamento nella titolarità di un'attività economica organizzata, con o senza scopo di lucro, preesistente al trasferimento e che conserva nel trasferimento la propria identità. Il cedente ed il cessionario sono obbligati, in solido, per tutti i crediti che il lavoratore aveva al tempo del trasferimento. Con apposite procedure previste dal codice di procedura civile, il lavoratore può consentire la liberazione del cedente dalle obbligazioni derivanti dal rapporto di lavoro. Limitatamente a quel che attiene il trattamento di fine rapporto del lavoratore, che costituisce istituto di retribuzione differita, il datore di lavoro cedente rimane obbligato nei confronti del lavoratore suo dipendente, il cui rapporto sia proseguito con il datore di lavoro [ ... leggi tutto » ]

Pignoramento presso terzi - a cosa va incontro il terzo che rende dichiarazione reticente

Loredana Pavolini - 19 Marzo 2015

il pignoramento presso terzi costituisce una fattispecie complessa, la quale si perfeziona con la dichiarazione positiva del terzo, fornendo essa al giudice dell'esecuzione le informazioni necessarie per provvederne all'assegnazione al pignorante. Infatti, nella procedura esecutiva presso terzi, l'accertamento dell'appartenenza del credito deve poggiare sulla dichiarazione con la quale il terzo specifica di quali cose o di quali somme è debitore o si trova in possesso. Tuttavia, nel processo di esecuzione forzata con espropriazione presso terzi sono parti necessarie solo i creditori ed il debitore sottoposto ad esecuzione, mentre il terzo pignorato non è il soggetto passivo dell'esecuzione, restando estraneo ad essa in quanto chiamato unicamente a rendere la dichiarazione di cui appena abbiamo detto. Se destinatario degli effetti passivi del titolo esecutivo è il debitore sottoposto ad esecuzione, il terzo è coinvolto solo di riflesso per la sua qualità di debitore del debitore, ovvero per il suo dovere di prestazione [ ... leggi tutto » ]