Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Marzia Ciunfrini

Pensione di reversibilità - la ripartizione delle quote fra ex coniuge e coniuge convivente del pensionato defunto va effettuata anche sulla base dell'entità dell'assegno divorzile

Marzia Ciunfrini - 3 Agosto 2017

Il meccanismo di ripartizione, fra ex coniuge e coniuge convivent,e delle quote di reversibilità della pensione del pensionato deceduto è preordinato alla continuazione della funzione di sostegno economico assolta a favore dell'ex coniuge e del coniuge convivente, durante la vita del pensionato, rispettivamente con il pagamento dell'assegno di divorzio e con la condivisione dei rispettivi beni economici da parte dei coniugi conviventi. La ripartizione del trattamento economico va quindi effettuata, oltre che sulla base del criterio della durata dei rispettivi matrimoni, anche ponderando ulteriori elementi, quale l'entità dell'assegno di mantenimento riconosciuto all'ex coniuge, le condizioni economiche dei due e la durata delle rispettive convivenze prematrimoniali. Quello sopra riportato è il principio di diritto enunciato dai giudici della Corte di cassazione nella sentenza 16602/2017. [ ... leggi tutto » ]

Donazione diretta e donazione indiretta » differenze ed eventuali conseguenze giuridiche

Marzia Ciunfrini - 30 Luglio 2017

Esiste una rilevante differenza tra il contratto tipico di donazione (donazione diretta), che deve essere necessariamente concluso con la forma di atto pubblico (a meno che l'attribuzione patrimoniale che ne consegue non sia di modico valore) e le liberalità diverse dalla donazione (dette anche donazioni indirette o liberalità atipiche non donative). Senza perderci in disquisizioni dottrinali e di diritto, procederemo con alcuni esempi, basandoci esclusivamente sulle più recenti risultanze giurisprudenziali. Costituisce donazione indiretta la cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito, qualora detta somma, all'atto della cointestazione, risulti essere appartenuta ad uno solo dei cointestatari, rilevandosi che, in tal caso, con il mezzo del contratto di deposito bancario, si realizza l'arricchimento senza corrispettivo dell'altro cointestatario. Anche la cointestazione di buoni postali fruttiferi, ad esempio, operata da un genitore per ripartire fra i figli anticipatamente le proprie sostanze, può configurare una [ ... leggi tutto » ]

Da quando decorre la prescrizione di un decreto ingiuntivo?

Marzia Ciunfrini - 22 Giugno 2017

Un decreto ingiuntivo ha prescrizione decennale, non ci piove, ma ci si chiede da quale momento la prescrizione decennale decorra. La prescrizione decennale di un decreto ingiuntivo, prevista dall'articolo 2953 del codice civile, decorre non dal giorno in cui sia possibile l'esecuzione della sentenza, né da quello della sua pubblicazione, ma dal momento del suo passaggio in giudicato. Secondo i giudici della Corte di cassazione (sentenza 15157/2017) il decreto ingiuntivo acquista gli effetti del giudicato a seguito dell'estinzione del giudizio di opposizione. Infatti, con la notifica del ricorso e del relativo decreto ingiuntivo il ricorrente interrompe i termini di prescrizione, così come, con la eventuale comparsa di risposta all'opposizione, anche l'opposto esercita una azione idonea ad interrompere i termini di prescrizione (ex articolo 2943, comma 1 e 2, del codice civile). Tale interruzione ha effetti fino alla sentenza che decide il giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo ovvero fino a [ ... leggi tutto » ]

L'obbligato perde il lavoro e la beneficiaria torna a casa dei genitori - si alla riduzione dell'assegno divorzile con efficacia retroattiva decorrente dalla data di licenziamento

Marzia Ciunfrini - 6 Giugno 2017

La giurisprudenza ha in più occasioni ritenuto legittima la revisione retroattiva dell'assegno divorzile in presenza di un evento che la giustifichi, evento che può essere rappresentato anche dalla perdita del lavoro da parte dell'ex coniuge obbligato (Cassazione civile sentenze 11913/2009 e 16173/2015). La beneficiaria dell'assegno divorzile non può opporsi alla riduzione retroattiva dell'importo a decorrere dalla data di licenziamento dell'ex coniuge obbligato invocando, come compensazione all'evento negativo rappresentato dalla perdita di lavoro, l'intervenuto peggioramento delle proprie condizioni economiche se, nel frattempo, si è trasferita presso la famiglia di origine. Così si sono espressi i giudici della Corte di cassazione con l'ordinanza 10787/2017. [ ... leggi tutto » ]

Separazione fra coniugi ed assegnazione alla moglie della casa familiare di proprietà esclusiva del marito - chi deve pagare le spese per i lavori di ristrutturazione del condominio?

Marzia Ciunfrini - 30 Maggio 2017

Nell'ipotesi che, in seguito a separazione giudiziale fra coniugi, la casa familiare di proprietà esclusiva del marito venga assegnata alla moglie affidataria dei figli minori (con conseguente costituzione di un diritto di abitazione) e che l'assemblea condominiale deliberi l'esecuzione di importanti lavori sull'edificio, comprendente l'immobile assegnato, la domanda che ci si pone è se le spese di ristrutturazione debbano essere poste a carico del proprietario esclusivo del bene oppure del titolare del diritto di abitazione. Secondo il consolidato indirizzo dei giudici di legittimità, le spese necessarie per la conservazione ed il godimento delle parti comuni costituiscono l'oggetto di un'obbligazione reale (o propter rem), in cui la qualità di debitore dipende dalla titolarità del diritto di proprietà o di altro diritto reale sulla cosa nel momento in cui sorge l'obbligazione. Ora, è evidente che l'obbligazione di ciascun condomino di contribuire alle spese per la conservazione dei beni comuni nasce nel momento [ ... leggi tutto » ]