Incentivi per acquisto veicoli a basse emissioni CO2 – Approfondimenti

Eco incentivi e basse emissioni - quali sono i benefici?

Sto per acquistare una nuova auto ed ho sentito al telegiornale, che da quest'anno ci saranno degli incentivi per chi acquista dei veicoli poco inquinanti.

Siccome non ho una situazione economica molto stabile, essendo precaria, mi farebbe comodo usufruire di questi sconti.

Vorrei sapere, questi incentivi, per quali tipo di veicoli valgono?

A quanto ammonterebbe il risparmio, se decidessi di acquistare un automobile a basse emissioni?

E soprattutto, è tutto vero?

Eco incentivi e basse emissioni - La procedura per fruire del beneficio

Stia tranquilla, è tutto confermato.

Con il decreto dell'11 gennaio 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 36 del 12 febbraio 2013, il Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto un nuovo sistema di incentivi per chi acquista un nuovo veicolo a bassa emissione di CO2.

Sono ammessi ai contributi i soli veicoli ad alimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili e a idrogeno), con emissioni non superiori a 120 g/km di CO2, secondo le relative soglie di emissione.

In particolare, godono del massimo incentivo i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km, che nel 2013-14 possono beneficiare di una riduzione del 20% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 5.000 euro.

Per i mezzi che emettono fino a 95 g/km di CO2, invece, la riduzione del 20% non potrà superare i 4.000 euro, somma che scende ulteriormente a 2.000 euro per i veicoli con emissioni non superiori a 120 g/km.

Per il 2015 la misura dell'aiuto sarà inferiore.

Tali incentivi devono essere ripartiti in parti uguali tra il contributo statale e uno sconto praticato dal venditore.

Per accedere al contributo è necessario rottamare un veicolo della stessa categoria immatricolato da almeno dieci anni e in possesso del richiedente o da uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi.

Fanno eccezione i mezzi più ecologici, cioè quelli con emissioni di CO2 inferiori a 95 g/km, per i quali non è richiesto il rispetto delle predette condizioni.

La misura, che è a carattere sperimentale, ha finalità espressamente ambientali.

Essa punta allo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la diffusione di flotte e pubbliche e private, nonché l'acquisto di veicoli a trazione elettrica ed ibrida.

Tutto questo, anticipando ulteriori interventi, previsti dal medesimo provvedimento, finalizzati a favorire il potenziamento delle reti di ricarica per veicoli elettrici, nel quadro di un "Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica".

E' prevista in particolare l'istituzione di un fondo per provvedere all'erogazione dei contributi statali per l'acquisto di veicoli, che per il 2013 destina 40 milioni di euro, con alcune esplicite riserve corrispondenti a:

  1. 4,5 milioni di euro per l'acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti, di veicoli ad alimentazioni alternative, con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, anche in mancanza della consegna di un veicolo per la rottamazione;
  2. 10,5 milioni di euro per veicoli ad alimentazioni alternative con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, solo se destinati all'uso di terzi o utilizzati nell'esercizio di imprese, arti e professioni e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell'attività propria di impresa, dietro obbligatoria consegna per rottamazione di un veicolo più vecchio di 10 anni di cui si sia in regolare possesso da almeno 12 mesi;
  3. in particolare almeno 5 milioni, dei 15 derivanti dalla somma dei punti 1 e 2 precedenti dovranno essere riservati ai veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km;
  4. 25 milioni di euro (modifica introdotta dalla legge stabilità del 21 dicembre 2012) per veicoli ad alimentazioni alternative con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km, solo se destinati all'uso di terzi o utilizzati nell'esercizio di imprese, arti e professioni e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell'attività propria di impresa, e dietro obbligatoria consegna per rottamazione di un veicolo più vecchio di 10 anni di cui si sia in regolare possesso da almeno 12 mesi;

Quindi, i fondi a disposizione, non sono ripartiti uniformemente tra tutte le categorie di acquirenti: buona parte delle risorse, infatti, sono riservate all'acquisto di veicoli destinati a essere usati per il trasporto di terzi o nell'esercizio di imprese, arti e professioni esclusivamente come beni strumentali nell'attività propria dell'impresa.

Infatti, si ricorda che:

In conclusione, a fronte di 40 milioni di euro stanziati per il 2013, ai privati spettano solo 4,5 milioni per l'acquisto di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km: si prevede pertanto che tale cifra sarà bruciata in breve tempo.

Comuqnue, i venditori dei veicoli agevolati devono anzitutto registrarsi al sistema informatico secondo la procedura disponibile sul sito www.mise.gov.it, ottenendo, in base alla disponibilità delle risorse, una ricevuta di registrazione della prenotazione.

Entro 90 giorni dalla prenotazione i venditori confermano l'operazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato.

Successivamente, entro 15 giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, i venditori devono consegnare il veicolo usato ad un demolitore e richiedere la radiazione per demolizione allo sportello telematico dell'automobilista.

L’importo del contributo viene rimborsato al venditore dalle imprese costruttrici o importatrici del veicolo, che a loro volta lo recuperano quale credito d'imposta per il versamento delle ritenute Irpef operate in qualità di sostituto d'imposta sui redditi da lavoro dipendente, dell'Ires e dell'Iva, dovute, anche in acconto, per l'esercizio in cui viene richiesto al PRA l'originale del certificato di proprietà e per i successivi.

E' stato inoltre stabilito che le modalità per la preventiva autorizzazione all'erogazione e le condizioni per la fruizione dei contributi siano fissate da un decreto di natura non regolamentare, del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, di prossima emanazione.

L'avvio della prenotazione dei contributi sarà quindi subordinato alla disponibilità di un sistema di gestione, a cura del Ministero dello Sviluppo Economico, accessibile ai rivenditori dal sito web del Ministero, e tale da assicurare la preventiva autorizzazione all'erogazione, prevista dalla norma, nonché la corretta e ordinata fruizione dei contributi, nel rispetto del limite di spesa e dell relative riserve, e il loro tempestivo monitoraggio.

27 Febbraio 2013 · Marzia Ciunfrini




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