Rassegna degli articoli pubblicati a cura di Annapaola Ferri

La notifica diretta della cartella esattoriale secondo la corte di cassazione

Annapaola Ferri - 3 Maggio 2013

Cassazione  civile -  Sezione V » sentenza numero 8321 del 4 marzo 2013 Otto, fra ordinanze e sentenze della Suprema Corte, che rendono bene l'idea di come sia inutile e poco onesto indurre la gente ad impugnare gli atti solo in ragione della notifica diretta effettuata da Equitalia. Ma tant'è. Alla fine a rimetterci è sempre il contribuente che abbocca. La notifica della cartella di pagamento è specialmente disciplinata dall'articolo 26, DPR numero 602 del 1973 e può farsi direttamente dal concessionario mediante lettera raccomandata senza affidamento a soggetti abilitati, e, perciò senza che debba formarsi alcuna relata di notifica. Al concessionario viene fatto obbligo di conservare per anni cinque l'avviso di ricevimento della raccomandata, per cui lo stesso costituisce l'unica prova richiesta della avvenuta notifica a mezzo di spedizione postale. Cassazione civile - Sezione V » sentenza numero 1091 del 17 gennaio 2013 E' pienamente legittima la notifica "diretta" [ ... leggi tutto » ]

Successione e diritto di abitazione del coniuge superstite - con e senza testamento

Annapaola Ferri - 28 Aprile 2013

Successione e diritto di abitazione per coniuge superstite Indipendentemente dalla volontà espressa nel testamento, alcuni soggetti hanno il diritto di ricevere almeno una parte dell'eredità. Il testatore può disporre solo di una quota del proprio patrimonio, che varia tra un quarto e la metà, e viene definita quota disponibile. La parte rimanente dell'eredità è riservata necessariamente  al coniuge, ai figli e, in mancanza di figli, anche ai genitori del testatore (quota necessaria). Sono questi i cosiddetti legittimari, o successori necessari. Al coniuge superstite spetta sempre anche  il diritto di abitazione sulla casa di residenza della famiglia (se di proprietà del defunto o comune) e il diritto d'uso dei mobili che la arredano. Successione e diritto di abitazione per coniuge superstite in assenza di testamento Ora, supponiamo che il de cuius abbia lasciato beni in eredità per un valore di 100, ed ipotizziamo anche che la stima statistica (attesa l'età del coniuge [ ... leggi tutto » ]

Il frazionamento del credito nel processo esecutivo integra un abuso - il creditore procedente paga il proprio avvocato nel giudizio di legittimità chiesto dal debitore

Annapaola Ferri - 13 Aprile 2013

Il creditore può azionare più volte lo stesso titolo esecutivo fino ad ottenere il completo rimborso del credito vantato nei confronti del debitore, comprensivo di interessi e spese sostenute per la riscossione coattiva. Ma, se è vero che l'obiettivo del processo esecutivo resta la soddisfazione del creditore procedente, ciò deve comunque avvenire con il minor sacrificio possibile delle ragioni del debitore. E così la Corte di Cassazione (sentenza numero 8576/13, pubblicata il 9 aprile) dopo aver esaminato (e rigettato) il ricorso del debitore su questioni legate al computo degli interessi legali relativi alla somma capitale liquidata, stabilisce la compensazione delle spese di giudizio al fine di sanzionare l'abuso del processo perpetrato dal creditore procedente. Scrivono i giudici di piazza Cavour Quanto alle spese del giudizio di legittimità, peraltro, costituisce ad avviso del Collegio, un giusto motivo di integrale compensazione la circostanza che il creditore abbia inteso azionare, in base ad [ ... leggi tutto » ]

Miserie umane ed eredità - spese del funerale e crediti alimentari

Annapaola Ferri - 12 Aprile 2013

Padre, madre e fratelli coltelli. Muoiono i genitori, uno dei fratelli paga i funerali, poi si rivolge al tribunale per ottenere dall'altro la metà delle spese sostenute. Secondo il ricorrente, infatti, è pacifico che le spese funerarie siano da ricomprendersi fra i pesi ereditari e, pertanto, il coerede che le ha pagate per intero può chiedere agli altri la quota di loro spettanza. Il contenzioso approda in Corte di Cassazione che, con la sentenza 20559/12, rigetta il ricorso perchè l'altro fratello non aveva accettato l'eredità in maniera espressa, nè poteva essergli attribuita un'accettazione tacita, ovvero un qualsiasi atto che presupponesse necessariamente la sua volontà di accettare e che non avrebbe avuto il diritto di compiere se non nella qualità di erede. Secondo i giudici di piazza Cavour, infatti, chi vuole che il congiunto del de cuius paghi i debiti sostenuti per il "caro estinto" deve provare la qualità di erede [ ... leggi tutto » ]

La liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente del de cuius nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi

Annapaola Ferri - 9 Aprile 2013

La liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente del de cuius nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi Come avviene la liquidazione delle somme e/o dei titoli depositati sul conto corrente (e/o nel deposito titoli) del de cuius nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi? In merito alla sorte dei crediti ereditari nell'ipotesi di successione mortis causa con pluralità di eredi si registrano, in giurisprudenza e in dottrina, due diversi orientamenti. Da un lato, infatti, si afferma che i crediti del de cuius dovrebbero seguire lo stesso destino dei debiti, conseguentemente dividendosi automaticamente tra i coeredi in ragione delle rispettive quote - in forza di quanto prevede il noto principio secondo il quale nomina et debita hereditaria ipso iure dividuntur (I debiti ereditari si ripartono di diritto fra tutti i coeredi). Secondo un diverso indirizzo, invece, i crediti del de cuius, a differenza [ ... leggi tutto » ]