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Prescrizione ordinaria del diritto dell’avvocato al pagamento dell’onorario in caso di morte del cliente

25 Settembre 2015 - Carla Benvenuto


La prescrizione del diritto dell'avvocato al pagamento dell'onorario decorre non solo dalla decisione della lite, dalla conciliazione delle parti o dalla revoca del mandato o ancora dall'ultima prestazione resa (in caso di rapporto di assistenza legale non portato a termine), ma anche dal momento in cui, per qualsiasi causa, cessi il rapporto col cliente, ivi compresa la morte di quest'ultimo. Si tratta di un principio giuridico che, affermato con riferimento alla prescrizione presuntiva, ben può essere esteso alla prescrizione ordinaria. La giurisprudenza ha già chiarito che l'applicazione delle norme del mandato al contratto di patrocinio comporta che la morte del cliente estingua il rapporto e determini quindi l'insorgenza del diritto dell'avvocato al pagamento delle competenze professionali (con il decorso dei termini di prescrizione) malgrado la detta estinzione non faccia venire meno, a determinate condizioni, il dovere del difensore di continuare a gestire la lite. Non ha fondamento giuridico l'assunto secondo [ ... leggi tutto » ]


Prescrizione per la parcella di un avvocato – decorrenza, comunicazione interruttiva dei termini ed implicazioni dell’eccezione di prescrizione

2 Luglio 2015 - Carla Benvenuto


Costituisce atto idoneo ad interrompere la prescrizione l'inoltro della richiesta di adempimento per lettera raccomandata, la cui spedizione è provata dalla relativa ricevuta e i cui particolari doveri di consegna a carico del servizio postale ne fanno presumere l'arrivo al debitore, pur in assenza della ricevuta di ritorno. Solo a seguito di contestazione del destinatario sorge l'onere per il mittente di provare il ricevimento. Inoltre, l'eventuale eccezione di prescrizione sollevata dal debitore non equivale al riconoscimento del debito: in pratica l'aver sollevato l'eccezione di prescrizione non determina l'ammissione del debito. Invece, l'ammissione del debito impedisce al debitore di avvalersi della prescrizione presuntiva triennale. La decorrenza della prescrizione presuntiva triennale del diritto al compenso dell'avvocato, va individuata con riferimento all'espletamento dell'incarico conferito dal cliente. Nel caso di prestazioni rese in due gradi di giudizio, la decorrenza della prescrizione presuntiva triennale coincide con la pubblicazione della sentenza d'appello. Sono questi alcuni dei [ ... leggi tutto » ]


All’avvocato non basta l’invio di una nota spese al cliente per interrompere il decorso della prescrizione presuntiva

28 Novembre 2014 - Marzia Ciunfrini


Com'è noto, se sono trascorsi tre anni dalla data in cui il professionista può dimostrare di aver erogato al cliente una certa prestazione, interviene la prescrizione presuntiva, il debito può considerarsi saldato ed il diritto del creditore estinto. Salvo che il professionista non produca scritti del cliente (ad esempio una e-mail in cui il cliente riconosce il debito e si dice disposto ad onorarlo nel tempo) che dimostrano la volontà di non avvalersi della prescrizione presuntiva maturata relativamente ai compensi pretesi dal professionista. Fatta questa premessa, ci chiediamo se, prima della scadenza del termine triennale, il professionista possa interrompere la prescrizione presuntiva attraverso l'invio al cliente di una nota spese. I giudici della Corte di cassazione, con la sentenza 25153/14, hanno precisato che, affinché un atto abbia efficacia interruttiva della prescrizione esso deve presentare un elemento soggettivo, costituito dalla chiara indicazione del soggetto obbligato, ed un elemento oggettivo, consistente nella [ ... leggi tutto » ]


La prescrizione presuntiva per debiti con i professionisti – un istituto che il debitore deve maneggiare con la massima cura

2 Ottobre 2014 - Ludmilla Karadzic


La prescrizione presuntiva per debiti con i professionisti - un istituto che il debitore deve maneggiare con la massima cura Capita, purtroppo spesso, di avere a che fare con avvocati, notai, ingegneri, geometri, dentisti e compagnia bella, i quali, di punto in bianco, dopo tre anni dalla data in cui ci hanno reso una prestazione professionale, anche se scadente, peraltro già saldata profumatamente e che faceva ormai parte solo dei nostri sbiaditi ricordi, ci inviano a casa una parcella salata; intimandoci di pagarla, tassativamente (dal prosieguo potrà sembrare sarcastico aver utilizzato questo termine, ma non ne ho trovato di migliori) entro tot giorni, pena l'avvio di azioni esecutive con il solito aggravio di spese ed interessi. Non che si tratti di soggetti disonesti o in mala fede, per carità: sono solo persone affette da improvvisa e precoce amnesia. Il codice civile stabilisce (in particolare all'articolo 2956) che si prescrive in [ ... leggi tutto » ]


Parcella del legale insoluta » quando interviene la prescrizione?

26 Dicembre 2013 - Andrea Ricciardi


Parcella del legale insoluta » Quando interviene la prescrizione? Quattro anni fa, a causa di un procedimento civile, ho dovuto ingaggiare un avvocato. La causa non è andata a buon fine, e siamo rimasti in disaccordo sull'onorario che avrei dovuto corrispondergli. Infatti, oltre la cifra pattuita, il legale mi ha chiesto degli extra, che non ho mai saldato. Qualche giorno fa, mi è arrivata a casa la parcella dall'albo degli avvocati con gli importi, a suo parere, insoluti. Vorrei sapere, in questi casi, dopo quanto interviene la prescrizione? Parcella del legale insoluta » La prescrizione interviene dopo tre anni dall'esecuzione della prestazione I legali hanno un tempo piuttosto ristretto per poter richiedere il pagamento della parcella al cliente moroso. Il termine di prescrizione in questi casi, infatti, è di tre anni, i quali decorrono dall'esecuzione della prestazione. In altre parole, scaduto tale periodo, il cliente può opporre un secco rifiuto [ ... leggi tutto » ]