evasione contributiva


Contributi silenti inps » cosa sono e come recuperarli

15 Maggio 2017 - Gennaro Andele


Contributi silenti inps » Cosa sono e come recuperarli In tema di lavoro, si sente spesso parlare di contributi silenti versati all'Inps: ma nel dettaglio, di cosa si tratta? Come è possibile recuperarli? Scopriamolo nel prosieguo dell'articolo. Il problema dei contributi versati all'Inps che non sono sufficienti a maturare alcun trattamento, meglio noti come contributi silenti, è una questione molto attuale e costantemente dibattuta: in poche parole, sono soldi nostri che l'Istituto incamera, senza darci indietro alcunché e senza nemmeno restituirci il capitale versato. Insomma, un furto legalizzato, che l'Ente giustifica col fatto che, se dovesse restituire quanto detenuto, andrebbe sicuramente in default. Tuttavia, dei modi per recuperare quanto versato, in attesa di una normativa più equa, esistono: alcuni di essi comportano degli oneri in capo al lavoratore, altri no. Naturalmente, la prima modalità per recuperare gli anni di contributi consiste nel ricongiungerli alla gestione presso la quale matura la [ ... leggi tutto » ]


Trasmissibilità agli eredi dei debiti contributivi inps » l’unica salvezza è la rinuncia all’eredità

15 Dicembre 2016 - Andrea Ricciardi


Trasmissibilità agli eredi dei debiti contributivi INPS » L'unica salvezza è la rinuncia all'eredità La domanda che ci si pone è se i debiti Inps si trasmettono agli eredi: gli eredi sono chiamati a pagare sia i contributi che gli interessi, salvo il diritto di rinunciare all'eredità. Una delle domande più spesso poste nel nostro forum è la seguente: gli eredi sono obbligati al pagamento dei contributi INPS non pagati dal de cuius? Come chiarito già da qualche tempo dall'Inps con la circolare numero 165 del 22 agosto 2001, non solo agli eredi si trasmettono tutti i debiti contributivi Inps ma gli stessi sono gravati anche delle relative sanzioni. Già la Cassazione, in realtà, con la sentenza numero 562/2000 aveva precisato che il debito ereditario cui si riferisce l'articolo 752 del codice civile è quello esistente in capo al "de cuius" al momento della sua morte e ricomprende non solo [ ... leggi tutto » ]


Requisiti che comportano obbligo di iscrizione alla gestione assicurativa degli esercenti attività commerciali per soci a responsabilità limitata, accomandatari e in nome collettivo

18 Novembre 2016 - Ornella De Bellis


L'obbligo di iscrizione nella gestione assicurativa degli esercenti attività commerciali sussiste per i soggetti che siano in possesso dei seguenti requisiti: siano titolari o gestori in proprio di imprese che, a prescindere dal numero dei dipendenti, siano organizzate e/o dirette prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti la famiglia, ivi compresi i parenti e gli affini entro il terzo grado, ovvero siano familiari coadiutori preposti al punto di vendita; abbiano la piena responsabilità dell'impresa ed assumano tutti gli oneri ed i rischi relativi alla sua gestione. Tale requisito non è richiesto per i familiari coadiutori preposti al punto di vendita nonché per i soci di società a responsabilità limitata; partecipino personalmente al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza; siano in possesso, ove previsto da leggi o regolamenti, di licenze o autorizzazioni e/o siano iscritti in albi, registri o ruoli. Perché, quindi, sorga l'obbligo della iscrizione per i [ ... leggi tutto » ]


Contributi inps da versare nel caso in cui si eserciti nella stessa impresa attività di amministratore e di socio lavoratore

30 Agosto 2016 - Tullio Solinas


Le attività autonome, per le quali opera il principio di assoggettamento all'assicurazione prevista per l'attività prevalente, sono quelle esercitate in forma d'impresa dai commercianti, dagli artigiani e dai coltivatori diretti, i quali vengono iscritti in una delle corrispondenti gestioni dell'INPS: qualora il soggetto eserciti contemporaneamente, anche in un'unica impresa, varie attività autonome assoggettabili a diverse forme di assicurazione obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, egli viene iscritto nell'assicurazione prevista per l'attività alla quale gli stessi dedicano personalmente la loro opera professionale in misura prevalente. Il criterio dell'attività prevalente, quale parametro di valutazione per individuare la gestione assicurativa dell'INPS alla quale versare i contributi previdenziali nel caso di svolgimento di plurime attività che, autonomamente considerate, comporterebbero l'iscrizione a diverse gestioni previdenziali, opera per le attività esercitate in forma d'impresa dai commercianti, dagli artigiani e dai coltivatori diretti. Per queste attività, dunque, vale il criterio (semplificante) dell'attività prevalente per individuare [ ... leggi tutto » ]


La chiusura agevolata delle liti fiscali pendenti non avrà alcun effetto sull’azione di recupero contributiva

5 Agosto 2016 - Tullio Solinas


Come è noto, l'Agenzia delle Entrate, provvede al controllo formale e sostanziale delle dichiarazioni dei redditi ed effettua i relativi accertamenti. A seguito dei controlli dell'Amministrazione finanziaria, sul maggior reddito accertato verranno calcolati e richiesti anche i contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi. Al fine di deflazionare il contenzioso in seno alle Commissioni tributarie, è stata introdotta per i contribuenti la possibilità di risolvere le liti giudiziarie con l'Agenzia delle Entrate, di valore non superiore a 20.000 euro, già pendenti alla data del 31 dicembre 2011. La norma consente di definire tutte le liti fiscali aventi ad oggetto tributi originati da avvisi di accertamento dell'Agenzia delle Entrate, che presuppongono la rettifica delle dichiarazioni dei redditi. Con la circolare numero 140/2016, l'INPS chiarisce che l'istituto in esame non assume rilevanza rispetto alle originarie pretese dell'Amministrazione fiscale, ma semplicemente consente la definizione agevolata del processo tributario mediante il versamento di una somma [ ... leggi tutto » ]