Contributi silenti inps » Cosa sono e come recuperarli


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In tema di lavoro, si sente spesso parlare di contributi silenti versati all’Inps: ma nel dettaglio, di cosa si tratta? Come è possibile recuperarli? Scopriamolo nel prosieguo dell’articolo.

Il problema dei contributi versati all’Inps che non sono sufficienti a maturare alcun trattamento, meglio noti come contributi silenti, è una questione molto attuale e costantemente dibattuta: in poche parole, sono soldi nostri che l’Istituto incamera, senza darci indietro alcunché e senza nemmeno restituirci il capitale versato.

Insomma, un furto legalizzato, che l’Ente giustifica col fatto che, se dovesse restituire quanto detenuto, andrebbe sicuramente in default.

Tuttavia, dei modi per recuperare quanto versato, in attesa di una normativa più equa, esistono: alcuni di essi comportano degli oneri in capo al lavoratore, altri no.

Naturalmente, la prima modalità per recuperare gli anni di contributi consiste nel ricongiungerli alla gestione presso la quale matura la pensione: la ricongiunzione, tuttavia, è a titolo oneroso, e comporta degli esborsi piuttosto pesanti.

I costi dell’operazione variano notevolmente a seconda dell’età e del sesso del richiedente, nonché del numero di anni da ricongiungere e della collocazione temporale dei periodi da recuperare.

Non è consentita per la Gestione Separata.

Cerchiamo di capirne qualcosa in più nei paragrafi successivi.

15 Maggio 2017 · Gennaro Andele

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Commenti e domande

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  • DANIELE NARDIN 2 Novembre 2017 at 18:42

    quesito: come recuperare i contributi versati dal de cuius alla gestione artigiani INPS, da parte dell’unico erede figlio?
    cordiali saluti.

    • Simone di Saintjust 2 Novembre 2017 at 22:04

      Non abbiamo compreso la sua domanda: a certe condizioni la morte dell’assicurato potrebbe dar diritto ad una pensione di reversibilità per il familiare superstite, ma non al recupero dei contributi versati. La possibilità di recuperare i contributi silenti è riservata, in alcuni casi, all’assicurato che, pur raggiungendo l’età del pensionamento, non riesce a maturare un trattamento diverso dall’assegno sociale.