Notifica diretta della cartella esattoriale – Se effettuata in busta chiusa il destinatario può sempre eccepire un vizio di notifica

Notifica diretta della cartella esattoriale - Se effettuata in busta chiusa il destinatario può sempre eccepire un vizio di notifica

Com'è noto, la cartella esattoriale può essere notificata con raccomandata A/R tramite invio diretto effettuato da Equitalia (o da un qualsiasi concessionario della riscossione in ambito locale). Se la cartella esattoriale viene inserita in una busta chiusa, tuttavia, la ricevuta di ritorno attesta solo che la busta è stata consegnata al destinatario (oppure ai soggetti abilitati a riceverla) ma non certifica l'integrità del documento che è in essa contenuto e nemmeno la corrispondenza tra l'originale e la copia notificata.

Atteso che qualsiasi corrispondenza da inviare con raccomandata A/R viene pesata dall'impiegato delle poste, il destinatario non potrà sostenere di aver ricevuto una busta vuota, specie se il documento ricevuto si compone di più fogli. Ma, potrà sempre affermare di aver ricevuto un atto diverso da quello notificato rendendo viziata, di fatto, la notifica.

Naturalmente, il problema emerge non solo per la notifica diretta della cartella esattoriale, ma anche per la trasmissione al destinatario di una qualsiasi comunicazione con valore legale in busta chiusa e con raccomandata A/R. Ed è questa la ragione per cui, spesso, si affida la notifica degli atti all'Ufficiale giudiziario e si è molto dibattuto, specie negli ultimi tempi, sulla legittimità della notifica diretta da parte del Concessionario della riscossione, pur prevista dalla normativa vigente.

Tuttavia almeno per quel che riguarda le spedizioni effettuate via posta, in busta chiusa, dalla Pubblica Amministrazione (sanzioni amministrative ed avvisi di accertamento inviati da parte di Agenzia delle entrate o Inps) la giurisprudenza ha sempre ritenuto che le caratteristiche del mittente offrano, di per sé, sufficienti garanzie sull'integrità del documento che è in essa contenuto e sulla corrispondenza tra l'originale e la copia notificata. Lo stesso principio, secondo i giudici di legittimità, non può però estendersi ai Concessionari della riscossione.

La questione è rilevante se è vero, com'è vero, che, per ovviare ad un simile inconveniente, Equitalia e Poste Italiane hanno messo in piedi una procedura ad hoc, limitandosi a recapitare al destinatario della cartella esattoriale un avviso di cortesia (classificato come atto MOF ovvero in inglese Message Of Favor), mentre il documento vero e proprio viene poi consegnato a mano nelle strutture appositamente allestite.

Notifica diretta della cartella esattoriale in busta chiusa - nulla se il destinatario in giudizio ne contesta il contenuto

In effetti, per poter effettuare la notifica diretta di un atto composto da una sola pagina, senza il rischio che il destinatario possa eccepire l'integrità del documento e nemmeno la non corrispondenza tra l'originale e la copia notificata, sarebbe sufficiente ricorrere alla raccomandata "senza busta" o raccomandata "in foglio". L’atto viene piegato in tre parti a soffietto (facendo assumere al piego le dimensioni di una busta standard) con il fronte posizionato all'interno, al fine di garantire la privacy; sul retro, all'esterno del piego, vengono poi riportate le informazioni relative al mittente e al destinatario.

Ma la cartella esattoriale è composta da più fogli e non è possibile adottare un simile accorgimento: anche piegando insieme più pagine, non si elimina il rischio che il destinatario possa affermare, in giudizio, di aver, sì, ricevuto la pagina sul cui retro c'è il timbro postale, mentre le altre erano bianche oppure si trattava di documenti che nulla avevano a che fare con l'atto che il mittente asserisce di avergli inviato.

Delle problematiche evidenziate si è spesso occupata la Corte di cassazione. Da ultimo, con la sentenza numero 2625/15, con la quale i giudici di legittimità hanno stabilito che nel caso di notifica della cartella di pagamento mediante l'invio diretto di una busta chiusa raccomandata postale, è onere del mittente fornire la dimostrazione del suo esatto contenuto, allorché risulti solo la cartolina di ricevimento ed il destinatario contesti il contenuto della busta medesima

E, per Equitalia, c'è un solo modo per assolvere a questo onere: affidare la notifica della cartella esattoriale all'ufficiale giudiziario (il quale redige una circostanziata relata di notifica) oppure far consegnare a mano il documento da postini che hanno acquisito una qualifica assimilabile a quella dell'ufficiale giudiziario, così come avviene con la procedura dell'avviso di cortesia di Poste Italiane (atto MOF).

15 Febbraio 2015 · Paolo Rastelli





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