Inps: rientro anticipato a lavoro in caso di malattia? » L’istituto chiarisce

L'Inps (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale) chiarisce cosa deve fare il dipendente in caso di rientro sul posto di lavoro, dopo la malattia, per guarigione anticipata.

Accade spesso che il dipendente, assente dal lavoro per malattia, qualora guarisca anticipatamente rispetto alla prognosi formulata dal medico curante, voglia far ritorno subito sul posto di lavoro.

Dunque, per tutti quelli che intendono riprendere anticipatamente l’occupazione, l'Inps ha voluto diffondere, con una nota, un chiarimento sulla prassi da seguire.

Il pubblico dipendente, spiega l'INPS, potrà essere riammesso in servizio solo in presenza di un certificato di rettifica dell’originaria prognosi.

La normativa vigente, infatti, prevede che l’assenza per malattia dei dipendenti pubblici sia attestata mediante certificato medico inoltrato per via telematica.

I medici autorizzati effettuano le operazioni di preparazione dei certificati entro le successive 24 ore e li inviano al datore di lavoro tramite il Sistema di Accoglienza Centrale (SAC), reso disponibile dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF): durante tutto il periodo di prognosi, inoltre, i medici possono inviare certificati che annullano i precedenti o li rettificano. Questa eventualità si verifica nell'ipotesi in cui i dottori abbiano modo di riscontrare nel paziente un decorso più favorevole della malattia.

Da ciò si evince che, il datore di lavoro, dispone soltanto dell’attestato di malattia, poiché non è legittimato ad esaminare certificati recanti l'indicazione della diagnosi oltre a quella dei giorni di assenza accordati dal medico.

Pertanto, non potendo conoscere l’effettiva gravità della malattia, il datore non è in grado di valutare se e in che misura il dipendente abbia effettivamente recuperato le proprie energie psicofisiche opportune a garantire a se stesso e all'ambiente di lavoro l'incolumità.

Ne deriverebbe, al contrario, l’impossibilità di fatto per il datore di lavoro di assolvere agli obblighi imposti dalle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Proprio per questi motivi, ogni dipendente assente per malattia che, considerandosi guarito, intenda riprendere anticipatamente il lavoro rispetto alla prognosi formulata dal proprio medico curante, potrà essere riammesso in servizio solo in presenza di un certificato medico di rettifica dell’originaria prognosi.

17 Settembre 2014 · Marzia Ciunfrini




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