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Unicredit, bnl e intesa san paolo multate per aver spinto i clienti a concedere l’autorizzazione per applicare l’anatocismo agli addebti in conto corrente

17 Novembre 2017 - Giovanni Napoletano


L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM o Antitrust), nella sua adunanza del 31 ottobre 2017, ha sanzionato, deliberando la chiusura di tre procedimenti istruttori per pratiche commerciali scorrette, UniCredit S.p.A. (5 milioni di euro), Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (4 milioni di euro) e Intesa San Paolo S.p.A. (2 milioni di euro) per un ammontare complessivo di 11 milioni di euro. Le tre banche hanno adottato condotte aggressive, in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo, aventi ad oggetto la pratica dell'anatocismo bancario, ovvero il calcolo degli interessi sugli interessi a debito nei confronti dei consumatori. Tali condotte sono state poste in essere in un quadro normativo in evoluzione che attualmente ne consente l'applicazione solo ed esclusivamente per gli interessi che il cliente autorizzi preventivamente ad addebitare sul conto corrente. In tale contesto, ad esito dell'attività istruttoria è emerso che le banche hanno attuato una [ ... leggi tutto » ]


Conto corrente bancoposta click e carta di pagamento postamat – i postini ne combinano un’altra

5 Novembre 2017 - Giovanni Napoletano


Bancoposta Click è un conto corrente online a zero spese, con piena operatività del servizio internet banking, che Poste Italiane ha offerto ai propri clienti dal 2008 al gennaio 2016. Con l'attività promozionale, sul sito web di Poste Italiane, il prodotto Bancoposta Click veniva pubblicizzato come particolarmente conveniente, in quanto alcuni servizi previsti dal contratto venivano garantiti come gratuiti per sempre, compresa la Carta di pagamento Postamat. Tuttavia, nell'agosto 2016 Poste Italiane informava gli intestatari di un conto corrente Bancoposta Click che, a partire da novembre 2016 avrebbe provveduto a introdurre il pagamento di un canone annuo di 12 euro per la carta Postamat, sino a quel momento gratuita. Nella comunicazione, Poste Italiane riconosceva al cliente, in caso di non accettazione della modifica unilaterale, soltanto il diritto di recedere dal contratto senza penalità e senza spese di chiusura prima della data prevista dell'applicazione della modifica. Ma, nel foglio informativo relativo [ ... leggi tutto » ]


Fido in conto corrente – dalla commissione di massimo scoperto (cms) alla commissione di affidamento (ca)

14 Ottobre 2017 - Simonetta Folliero


Fido in conto corrente e Commissione di Massimo Scoperto - Evoluzione della normativa e della giurisprudenza La commissione di massimo scoperto (CMS) venne introdotta nei contratti bancari a partire dal gennaio 1952 come il corrispettivo dell'obbligazione assunta dalla banca di tenere a disposizione del cliente una determinata somma di denaro per un periodo di tempo (determinato o indeterminato), indipendentemente dal suo effettivo utilizzo, finalizzata a compensare i costi industriali e finanziari derivanti da tale disponibilità. Nella pratica si tradusse in una commissione rilevata trimestralmente sull'ammontare massimo dell'utilizzo nel periodo superiore ad una soglia prefissata, per cui la commissione veniva calcolata sul picco più elevato della somma prelevata dal cliente in certo arco temporale, con la funzione di remunerare la banca non tanto per disponibilità concessa al cliente (accordato), quanto piuttosto per quella dallo stesso effettivamente utilizzata. Nel tempo, poi, la prassi bancaria si è allontanata dallo schema originario, applicando la [ ... leggi tutto » ]


Due pesi e due misure » per i cattivi pagatori di banca etruria vietato l’accesso alla centrale rischi bankitalia

28 Agosto 2017 - Simonetta Folliero


Come purtroppo hanno avuto modo di sperimentare tanti piccoli, comuni, cattivi pagatori, che si sono visti negare l'accesso al credito perché il proprio nominativo era stato oggetto di precedente segnalazione, la Centrale dei Rischi (CR) è un organismo costituito presso la Banca d'Italia che ha come scopo, fra gli altri, quello di censire le posizioni debitorie pari o superiori a 30 mila euro. Ora, per tutelare i piccoli risparmiatori, azionisti danneggiati dalle conseguenze del crac che ha recentemente coinvolto Banca Etruria (ed altri istituti di credito minori), il Codacons presentava istanza di accesso agli atti alla Banca d'Italia, onde risalire all'identità dei debitori che, con il proprio inadempimento, avevano contribuito, in maniera determinante, al fallimento della banca creditrice ed avviare, nei confronti di costoro, specifiche richieste giudiziali di risarcimento danni. La Banca d'Italia rigettava l'istanza, motivando il rifiuto con la circostanza che sebbene i dati dei debitori inadempienti di Banca [ ... leggi tutto » ]


Il contratto di sale and lease back – quando è lecito e quando è finalizzato ad aggirare il divieto di patto commissorio

3 Agosto 2017 - Piero Ciottoli


Con il contratto di sale and lease back (vendita con leasing e patto di riscatto) un'impresa commerciale o industriale (oppure un lavoratore autonomo) vende un bene immobile di sua proprietà ad una società che ne paga il corrispettivo, diventandone proprietaria, e contestualmente cede il bene così acquisito in locazione finanziaria (leasing) alla stessa parte venditrice, che versa periodicamente dei canoni, con facoltà di riacquistare la proprietà del bene venduto, esercitando un diritto di opzione per un predeterminato prezzo (riscatto) al termine della durata contrattuale. La normativa vigente si pone l'obiettivo di impedire al creditore (società finanziaria) l'esercizio di una qualsivoglia pressione morale e/o psicologica sul debitore (impresa commerciale o industriale, lavoratore autonomo) nonché la possibilità, per tale creditore, di divenire proprietario del bene oggetto del contratto di sale and lease back attraverso un meccanismo che lo sottrarrebbe alla regola della par condicio creditorum. Inoltre, il contratto di sale and lease [ ... leggi tutto » ]