risarcimento per danni a persone e cose


Telefonate continue ed insistenti indirizzate al debitore inadempiente e provenienti da una società di recupero crediti? e’ sufficiente presentare una querela per molestie se si desidera davvero porre fine alla persecuzione

16 Agosto 2019 - Giovanni Napoletano


Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a cinquecentosedici euro (articolo 660 del codice penale). La norma punisce il recare molestia o disturbo alle persone: la condotta può manifestarsi in qualsiasi luogo, pubblico o privato, ed anche per mezzo del telefono, e consiste nell'oggettiva idoneità a molestare terze persone, interferendo nell'altrui vita privata e nell'altrui vita di relazione. Per petulanza si intende ogni contegno di arrogante invadenza e di intromissione continua ed inopportuna nell'altrui sfera di libertà. Il procedimento nell'ambito del quale è stata emessa la sentenza 29292/2019 della Corte di cassazione, sezione penale, è scaturito proprio dalla querela presentata da un debitore il quale ha riferito che, a seguito dell'interruzione del contratto di fornitura di energia elettrica [ ... leggi tutto » ]


Polizza rc auto – se nel contratto è prevista la rinuncia alla rivalsa ed una clausola sottoscritta per adesione limita il rischio dell’assicuratore, l’ambiguità contraddittoria del contratto si risolve a favore dell’assicurato

16 Agosto 2019 - Giuseppe Pennuto


La polizza assicurativa per la copertura dei rischi riconducibili alle responsabilità civili derivanti dalla circolazione di un veicolo (RC auto) non può evidenziare equivocità contraddittorie delle clausole di polizza, da un lato, garantendo al consumatore la copertura più ampia possibile, dall'altro, nel solo ambito delle clausole predisposte unilateralmente dalla compagnia e sottoscritte per adesione dal consumatore, prevedano, creando una evidente difficoltà di comprensione in chi fa affidamento su quanto contenuto nella singola polizza, limitazioni alla rinuncia alla rivalsa, non individuabili da una persona comune pur utilizzando la normale diligenza. In un simile contesto, va tutelato il contraente più debole contro un risultato interpretativo evidentemente ambiguo delle clausole stesse: peraltro, la giurisprudenza di legittimità ha più volte sancito il principio di diritto secondo il quale le clausole di polizza, che delimitino il rischio assicurato, ove inserite in condizioni generali su modulo predisposto dall'assicuratore, sono soggette al criterio posto dall'articolo 1370 del [ ... leggi tutto » ]


Risarcimento danni e class action – il danneggiato potrà aderire anche dopo la sentenza che accerta la responsabilità dell’impresa

14 Agosto 2019 - Ornella De Bellis


La legge 31/2019 (disposizioni in materia di azione di classe), che entrerà in vigore a partire dal 18 aprile 2020, regola l'azione collettiva che può essere esperita nei confronti di imprese o di enti gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità, relativamente ad atti e comportamenti posti in essere nello svolgimento delle loro rispettive attività. Con l'introduzione dell'articolo 840 sexies nel codice di procedura civile, il testo normativo stabilisce che, con la sentenza che accoglie l'azione di classe, il tribunale, dichiara aperta la procedura di adesione e fissa il termine perentorio, non inferiore a sessanta giorni e non superiore a centocinquanta giorni, per l'adesione all'azione di classe da parte dei soggetti portatori di diritti individuali omogenei di cui alla lettera; il termine decorre dalla data di pubblicazione della sentenza. Secondo Assonime (Associazione fra le società italiane per azioni), la possibilità concessa ai danneggiati di aderire alla class action anche [ ... leggi tutto » ]


Danno da fermo tecnico per riparazione del veicolo in seguito a sinistro – deve essere dimostrato

28 Aprile 2019 - Eleonora Figliolia


L'indisponibilità di un autoveicolo durante il tempo necessario per le riparazioni è un danno che deve essere allegato e dimostrato: la prova del danno non può consistere nella dimostrazione della mera indisponibilità del veicolo, ma che occorra fornire la prova della spesa sostenuta per procurarsi un mezzo sostitutivo ovvero della perdita subita per avere dovuto rinunciare ai proventi ricavati dall'uso del mezzo. La conclusione si fonda sulle seguenti premesse: non trovano ingresso nel nostro ordinamento danni senza prova, giacché, in primo luogo, il danno non coincide con l'evento dannoso, ma individua le conseguenze da esso prodotte, in secondo luogo, ammettere il risarcimento del danno per la mera lesione dell'interesse giuridicamente protetto significherebbe utilizzare la responsabilità civile in funzione sanzionatoria, al di fuori dei casi espressamente previsti dalla legge; il giudice non può procedere alla quantificazione del danno in via equitativa, non sottraendosi tale ipotesi all'applicazione del principio dell'onere della prova [ ... leggi tutto » ]


Responsabilità civile per danni – il passante distratto che cade a causa della strada dissestata è equiparato al creditore che concorre a cagionare il danno

22 Aprile 2019 - Marzia Ciunfrini


Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito (articolo 2051 del codice civile). Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate. Il risarcimento non è dovuto per i danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando l'ordinaria diligenza (articolo 1227 del codice civile). La Corte di cassazione, sottoponendo a revisione i principi sull'obbligo di custodia, ha stabilito che in tema di responsabilità civile per danni da cose in custodia, il danneggiato, che entri in interazione con la cosa, non sempre può invocare l'articolo 2051 del codice civile, ma la sua condotta potrebbe diversamente atteggiarsi, a seconda del grado di incidenza causale sull'evento dannoso, in modo tale da configurare l'applicazione, anche ufficiosa, dell'articolo 1227 del codice civile, primo comma, richiedendo [ ... leggi tutto » ]