decisioni Arbitro Bancario Finanziario in tema di bancomat carte di credito e carte revolving


Lo sconfinamento di conto corrente e delle carte di credito – come verificare la corretta applicazione della commissione di istruttoria veloce

15 Ottobre 2017 - Simonetta Folliero


Secondo la disciplina vigente i contratti di apertura di credito possono prevedere, quali oneri per il debitore, da un lato, una commissione, indicata come Commissione di Affidamento (CA), purché inferiore allo 0,5 per cento per trimestre, calcolata in maniera proporzionale rispetto alla somma a disposizione e alla durata dell'affidamento, dall'altro, un tasso di interesse debitore sulle somme utilizzate. Quindi, non sono più consentite commissioni che, indipendentemente dalla denominazione loro attribuita, siano calcolate in maniera non proporzionale rispetto alla somma messa a disposizione del debitore e alla durata dell'affidamento. E, analogamente, nemmeno sono prevedibili oneri ulteriori rispetto alla nuova commissione di affidamento, né per la messa a disposizione di fondi, né per il loro utilizzo, tra cui la commissione per l'istruttoria, nonché ogni altro corrispettivo per attività che sono a esclusivo servizio dell'affidamento. Per quanto riguarda invece gli sconfinamenti, gli unici oneri prevedibili a carico del cliente sono una commissione di [ ... leggi tutto » ]


Decisione dell’arbitro bancario finanziario (abf) » differenza con un accordo in convenzione di negoziazione assistita o con un verbale di conciliazione della controversia raggiunta con il coinvolgimento del mediatore

21 Luglio 2017 - Simonetta Folliero


L'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa del contenzioso (in inglese, alternative dispute resolution, ADR) di tipo decisorio: l'ABF, cioè, stabilisce chi ha ragione e chi ha torto, ma né il cliente, né l'intermediario, sono vincolati dalle decisioni assunte; per cui entrambi hanno la possibilità di rimettere successivamente la controversia all'esame del giudice civile. L'Arbitro Bancario Finanziario non è un negoziatore: va ricordato che la procedura di negoziazione assistita richiede l'assistenza legale (non necessaria per il ricorso all'ABF) per il raggiungimento di un accordo di composizione del contenzioso fra le parti (convenzione di negoziazione assistita) che assume efficacia di titolo esecutivo ed è pertanto assimilabile a una sentenza dell'Autorità giudiziaria. L'Arbitro Bancario Finanziario non è nemmeno un mediatore (ADR di tipo facilitativo): con l'ADR di tipo facilitativo la procedura di mediazione, in caso di raggiungimento di un accordo, si conclude con un verbale di conciliazione della controversia, [ ... leggi tutto » ]


Avete deciso di chiedere un prestito, una carta di credito o aprire un conto corrente? – prima di scegliere la banca o la finanziaria a cui rivolgervi leggete questo articolo

30 Giugno 2017 - Simonetta Folliero


L'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) è un sistema di risoluzione alternativa (ADR) delle controversie che possono sorgere tra i clienti e le banche e gli altri intermediari in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari. Rappresenta un'opportunità più semplice, rapida ed economica rispetto a quella offerta dal giudice ordinario: il procedimento si svolge in forma scritta e non è necessaria l'assistenza di un avvocato. Il cliente può ricorrere all'ABF solo dopo aver cercato di risolvere la controversia inviando un reclamo scritto all'intermediario. Se la decisione dell'ABF è ritenuta non soddisfacente, il cliente, l'intermediario o entrambi possono rivolgersi al giudice. L'ABF si articola sul territorio nazionale in sette Collegi: Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. La composizione di ciascun Collegio assicura che siano rappresentati gli interessi dei diversi soggetti coinvolti. L'ABF è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d'Italia. [ ... leggi tutto » ]


Carta revolving emessa da un esercizio commerciale per finanziare i clienti nell’acquisto di beni e servizi in vendita » il contratto di prestito è nullo ed il debitore è tenuto a restituire le somme impiegate al solo tasso legale (anche a rate)

30 Agosto 2016 - Annapaola Ferri


Come sappiamo, gli esercizi commerciali (on line o tradizionali) ricorrono spesso a carte prepagate (note anche come gift card o fidelity card) che permettono al cliente di poter fruire di un credito prepagato da utilizzare per l'acquisto dei prodotti in vendita. Ciò è possibile perché la promozione e la conclusione di contratti di finanziamento, finalizzati all'acquisto di beni e servizi sulla base di apposite convenzioni stipulate con intermediari finanziari (credito finalizzato), deroga dalle disposizioni che prevedono che l'attività di promozione e conclusione di contratti di finanziamento sia riservata esclusivamente agli agenti in attività finanziaria disciplinati dal decreto legislativo 374/1999. Tuttavia, l'attività di promozione e conclusione di contratti di credito revolving non può essere svolta da fornitori di beni e servizi: ciò in quanto la carta di credito revolving non è solo una carta di pagamento finalizzata, ma rappresenta una operazione di prestito assai complessa, onerosa e, soprattutto, a condizioni non [ ... leggi tutto » ]


Denuncia intempestiva di smarrimento o furto del bancomat – il cliente va comunque risarcito se la banca non ha imposto un limite mensile ai prelievi

7 Agosto 2016 - Simonetta Folliero


Ai fini della valutazione della responsabilità della banca per il caso di utilizzazione illecita da parte di terzi di carta bancomat, la giurisprudenza di legittimità ha già avuto modo di affermare che non può essere omessa, a fronte di un'esplicita richiesta della parte, la verifica dell'adozione da parte dell'istituto bancario delle misure idonee a garantire la sicurezza del servizio da eventuali manomissioni, nonostante l'intempestività della denuncia del'’avvenuta sottrazione da parte del cliente e le contrarie previsioni regolamentari. Infatti, la diligenza posta a carico del professionista ha natura tecnica e deve valutarsi, tenendo conto dei rischi tipici della sfera professionale di riferimento, assumendo come parametro la figura dell'accorto banchiere. Nell'eventuale contenzioso, il giudice deve tener conto del livello di corresponsabilità del gestore della carta: in particolare nel non avere quest'ultimo imposto un limite mensile nei prelievi (che avrebbe potuto senza dubbio contenere la perdita subita dal cliente) né controllato l'andamento del [ ... leggi tutto » ]