prescrizione e decadenza dei diritti
Effetti interruttivi della prescrizione – possono emergere anche da una trattativa stragiudiziale fra creditore e debitore
Qualora ad un formale ed inequivoco atto di costituzione in mora faccia seguito una trattativa seria, articolata e specifica, diretta a risolvere stragiudizialmente la controversia, non vi è dubbio che il creditore persista nell'esercizio del suo diritto e che il debitore sia altrettanto inequivocabilmente avvertito della serietà dell'avversaria pretesa. Il contenzioso viene cioè concretamente trattato e gestito dalle parti, pur se al di fuori del processo, in termini tali da rendere inaccettabile l'idea che vi sia un'inerzia del creditore, tale da giustificare la prescrizione del diritto di pretesa, e da rendere parimenti insostenibile che il debitore non ne sia avvertito [ ... leggi tutto » ]
La contestazione del conto corrente non è soggetta a termini di decadenza se gli addebiti sono illeciti
L'incontestabilità delle risultanze del conto, derivante dal mancato tempestivo esercizio del diritto diritto di impugnare le partite incluse negli estratti conto, non si riferisce alla validità ed efficacia dei rapporti da cui i rispettivi accrediti ed addebiti derivano; né la mancata contestazione (o approvazione) del conto corrente comporta che il debito fondato su negozio nullo od annullabile o comunque su situazione illecita divenga incontestabile. Questo il richiamo alla giurisprudenza della Suprema Corte (sentenza 7662/05) in base alla quale l'Arbitro Bancario Finanziario ha accolto, con la decisione 116/13, il ricorso di un cliente che, in ritardo, si era reso conto di [ ... leggi tutto » ]
L’istanza di insinuazione al passivo fallimentare interrompe la prescrizione del credito
Secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità, la presentazione dell'istanza di ammissione del credito al passivo fallimentare determina l'interruzione della prescrizione del credito medesimo, con effetti permanenti fino alla chiusura della procedura concorsuale, in applicazione del principio fissato dal codice civile (articolo 2945, secondo comma). L'effetto interruttivo della prescrizione attribuito alla proposizione della domanda giudiziale opera anche nei confronti dei condebitori solidali del fallito, rimasti estranei al giudizio. Così ha stabilito Corte di cassazione nella sentenza 16408/14. [ ... leggi tutto » ]
Per interrompere la prescrizione basta una raccomandata semplice – non serve l’avviso di ricevimento
Una lettera raccomandata semplice, anche in mancanza di avviso di ricevimento, può costituire prova certa della spedizione di una comunicazione interruttiva dei termini di prescrizione da parte del creditore. E' sufficiente produrre la relativa ricevuta. Dalla ricevuta consegue la presunzione di consegna al debitore e di conoscenza dell'atto: vanno considerate, infatti, le univoche e concludenti circostanze che attestano la spedizione e l'ordinaria regolarità del servizio postale. Tale presunzione, tuttavia, è superabile attraverso elementi di prova contrari: il debitore, cioè, può sempre confutarla, dimostrando che il plico non conteneva alcuna lettera; oppure che ne conteneva una di contenuto diverso; o, ancora, [ ... leggi tutto » ]
Pedaggio autostradale » quali sono i termini di prescrizione?
Tre anni e mezzo fa, mentre tornavo da un viaggio, ho avuto un problema: arrivato al casello, non ho pagato il pedaggio autostradale. Come di norma, mi hanno fotografato la targa e dato il foglietto da pagare ad un qualsiasi punto blu. Tra una cosa e l'altra, però, me ne sono dimenticato. L'altro ieri mi è arrivata a casa l'intimazione di pagamento, con mora ed interessi relativi. Mi piacerebbe sapere, ma dopo tutto questo tempo, il pagamento non è andato in prescrizione? [ ... leggi tutto » ]