prescrizione e decadenza dei diritti


Effetti interruttivi della prescrizione – possono emergere anche da una trattativa stragiudiziale fra creditore e debitore

28 Settembre 2015 - Ornella De Bellis


Qualora ad un formale ed inequivoco atto di costituzione in mora faccia seguito una trattativa seria, articolata e specifica, diretta a risolvere stragiudizialmente la controversia, non vi è dubbio che il creditore persista nell'esercizio del suo diritto e che il debitore sia altrettanto inequivocabilmente avvertito della serietà dell'avversaria pretesa. Il contenzioso viene cioè concretamente trattato e gestito dalle parti, pur se al di fuori del processo, in termini tali da rendere inaccettabile l'idea che vi sia un'inerzia del creditore, tale da giustificare la prescrizione del diritto di pretesa, e da rendere parimenti insostenibile che il debitore non ne sia avvertito durante il protrarsi della trattativa, si da poter invocare un legittimo interesse a che l'atto di costituzione in mora gli sia rinnovato, nonostante i contatti in corso per la soluzione amichevole. Gli estremi a cui è subordinato l'effetto interruttivo della prescrizione vanno quindi individuati in termini elastici, tenendo conto di [ ... leggi tutto » ]


La contestazione del conto corrente non è soggetta a termini di decadenza se gli addebiti sono illeciti

2 Dicembre 2014 - Simonetta Folliero


L'incontestabilità delle risultanze del conto, derivante dal mancato tempestivo esercizio del diritto diritto di impugnare le partite incluse negli estratti conto, non si riferisce alla validità ed efficacia dei rapporti da cui i rispettivi accrediti ed addebiti derivano; né la mancata contestazione (o approvazione) del conto corrente comporta che il debito fondato su negozio nullo od annullabile o comunque su situazione illecita divenga incontestabile. Questo il richiamo alla giurisprudenza della Suprema Corte (sentenza 7662/05) in base alla quale l'Arbitro Bancario Finanziario ha accolto, con la decisione 116/13, il ricorso di un cliente che, in ritardo, si era reso conto di rilevanti ammanchi in conto corrente riconducibili a transazioni con carta di credito, fraudolente e mai effettuate. La banca aveva opposto un netto rifiuto a restituire gli importi addebitati, eccependo che il disconoscimento delle operazioni con carta di credito era stato segnalato dal cliente decorso il termine contrattuale previsto (sessanta giorni [ ... leggi tutto » ]


L’istanza di insinuazione al passivo fallimentare interrompe la prescrizione del credito

21 Luglio 2014 - Ludmilla Karadzic


Secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità, la presentazione dell'istanza di ammissione del credito al passivo fallimentare determina l'interruzione della prescrizione del credito medesimo, con effetti permanenti fino alla chiusura della procedura concorsuale, in applicazione del principio fissato dal codice civile (articolo 2945, secondo comma). L'effetto interruttivo della prescrizione attribuito alla proposizione della domanda giudiziale opera anche nei confronti dei condebitori solidali del fallito, rimasti estranei al giudizio. Così ha stabilito Corte di cassazione nella sentenza 16408/14. [ ... leggi tutto » ]


Per interrompere la prescrizione basta una raccomandata semplice – non serve l’avviso di ricevimento

24 Giugno 2014 - Ludmilla Karadzic


Una lettera raccomandata semplice, anche in mancanza di avviso di ricevimento, può costituire prova certa della spedizione di una comunicazione interruttiva dei termini di prescrizione da parte del creditore. E' sufficiente produrre la relativa ricevuta. Dalla ricevuta consegue la presunzione di consegna al debitore e di conoscenza dell'atto: vanno considerate, infatti, le univoche e concludenti circostanze che attestano la spedizione e l'ordinaria regolarità del servizio postale. Tale presunzione, tuttavia, è superabile attraverso elementi di prova contrari: il debitore, cioè, può sempre confutarla, dimostrando che il plico non conteneva alcuna lettera; oppure che ne conteneva una di contenuto diverso; o, ancora, che egli era assente dalla residenza o dal domicilio indicati nella comunicazione interruttiva dei termini di prescrizione. Possono essere prodotti dal debitore, per confutare la presunzione della spedizione e dell'ordinaria regolarità del servizio postale, anche atti specifici finalizzati ad accertare, presso le Poste, la mancata ricezione della raccomandata semplice inviata [ ... leggi tutto » ]


Pedaggio autostradale » quali sono i termini di prescrizione?

14 Novembre 2013 - Andrea Ricciardi


Prescrizione del pedaggio autostradale Tre anni e mezzo fa, mentre tornavo da un viaggio, ho avuto un problema: arrivato al casello, non ho pagato il pedaggio autostradale. Come di norma, mi hanno fotografato la targa e dato il foglietto da pagare ad un qualsiasi punto blu. Tra una cosa e l'altra, però, me ne sono dimenticato. L'altro ieri mi è arrivata a casa l'intimazione di pagamento, con mora ed interessi relativi. Mi piacerebbe sapere, ma dopo tutto questo tempo, il pagamento non è andato in prescrizione? Pedaggio autostradale - la prescrizione è decennale In base all'articolo 2946 del codice civile, il diritto del creditore a riscuotere l'omesso pagamento del pedaggio si prescrive in 10 anni. Come lei ben sa, in tema di pedaggio autostradale, i conducenti dei veicoli hanno l'obbligo di fermarsi presso le apposite barriere e corrispondere il dovuto, in base alle tariffe vigenti. Al pagamento del pedaggio sono [ ... leggi tutto » ]