debiti avallante


Cambiale – guida alla cambiale

31 Luglio 2013 - Chiara Nicolai


Cambiale – guida alla cambiale La cambiale è un titolo di credito all'ordine che attribuisce al legittimo possessore il diritto incondizionato a farsi pagare una somma determinata ad una scadenza indicata. Può essere emessa sottoforma di cambiale tratta o cambiale propria (il pagherò o vaglia cambiario). La cambiale tratta contiene un ordine di pagamento che il firmatario/emittente (il traente) dà ad un soggetto debitore (trattario) a beneficio proprio o di un terzo (creditore/beneficiario). Il trattario può accettare o meno. Nel primo caso egli diventa il debitore principale sia nei riguardi di chi dovrà essere pagato sia verso chi riceverà il documento dal primo creditore tramite girata. Chi ha dato l'ordine di pagare (traente) rimane comunque responsabile, nei confronti del creditore, sia per l'accettazione che per il pagamento. Può esonerarsi, con una clausola, dalla responsabilità per l'accettazione, ma non da quella per il pagamento (l'eventuale clausola di esclusione sarebbe nulla). Ognuno [ ... leggi tutto » ]


Debiti ed eredità – garanzie obbligazionarie e morte del garante

3 Luglio 2013 - Paolo Rastelli


Accettando l'eredità la persona chiamata diventa erede e acquista tutti i diritti ed obblighi legati all'eredità L'eredità viene acquistata con effetto retroattivo, vale a dire con effetto dal momento della morte del testatore. Tale data viene definita come momento di apertura della successione. L'accettazione dell'eredità può essere: espressa mediante una dichiarazione scritta in cui la persona interessata assume il titolo di erede o dichiara di accettare l'eredità (ad es. in un contratto, nella domanda di rilascio di un certificato di eredità, in una dichiarazione notarile). tacita Il chiamato all'eredità compie atti che necessariamente presuppongono la sua volontà di accettare e che solo un erede avrebbe il diritto di compiere, ad es. appropriazione di beni ereditari, disposizione sugli stessi beni o promozione di un'azione spettante all'erede. Donazione, vendita o cessione di diritti ereditari, nonché rinuncia all'eredità verso corrispettivo o a favore di alcuni soltanto dei chiamati importano in ogni caso l'accettazione [ ... leggi tutto » ]


Assegno » una guida completa – i presupposti su cui si si basa il funzionamento dell’assegno

16 Giugno 2013 - Annapaola Ferri


I presupposti su cui si basa il funzionamento dell'assegno L'assegno è uno strumento di pagamento con il quale il cliente titolare di un conto corrente dà alla propria banca una disposizione di pagamento; disposizione di pagamento che potrà essere a favore di una determinata persona (all'ordine) o al portatore. Giuridicamente si tratta di un titolo di credito (a vista) che ha valore di titolo esecutivo, quindi di strumento tramite il quale è possibile, in caso di mancato pagamento, agire direttamente sul patrimonio del debitore. I presupposti su cui si basa il suo funzionamento sono da una parte la disponibilità di denaro sul conto (considerando anche gli eventuali fidi) e dall'altra l'autorizzazione della banca all'emissione. Deve obbligatoriamente contenere: la denominazione di assegno inserita nel contesto del titolo ed espressa nella lingua in cui esso è redatto; l'ordine incondizionato di pagare una somma determinata; il nome della Banca emittente che deve pagare [ ... leggi tutto » ]


Cambiale e dove apporre correttamente la clausola senza spese

8 Novembre 2012 - Simone di Saintjust


Cambiale Cambiale e clausola senza spese Vorrei sapere dove si appone la clausola senza spese su una cambiale. Va firmata la clausola oppure no? Clausola su cambiale senza spese e senza protesto Regio decreto 5 dicembre 1933, numero 1669 recante modificazioni alle norme sulla cambiale e sul vaglia cambiario (pubblicato nella gazzetta ufficiale numero 292 del 19 dicembre 1933) Articolo 53 - il traente, il girante o l'avallante può con la clausola “senza spese”, “senza protesto” od ogni altra equivalente, apposta sulla cambiale e firmata, dispensare il portatore dal protesto per mancata accettazione o per mancato pagamento, per esercitare il regresso. Tale clausola non dispensa il portatore dalla presentazione della cambiale nei termini prescritti e dagli avvisi. La prova dell'inosservanza dei termini incombe a colui che la oppone al portatore. Se la clausola è apposta dal traente produce i suoi effetti nei confronti di tutti i firmatari; se è apposta [ ... leggi tutto » ]


Assegno non pagato – rimedi e procedure da seguire

23 Settembre 2011 - Chiara Nicolai


Assegno non pagato - rimedi e procedure da seguire L'assegno rimasto impagato deve essere stato presentato nei termini, affinché il beneficiario possa esperire azione esecutiva contro i giranti; così come prevista dalla legge. Termini di presentazione dell'assegno Ma, cosa significa presentare un assegno  in tempo utile o nei termini? L'assegno deve essere presentato al pagamento subito dopo l'emissione, entro precisi termini  fissati dall'articolo 32 del  regio decreto 21 dicembre 1933, numero 1736 (da qui in avanti, "legge assegni"): otto giorni se è pagabile nello stesso Comune in cui è stato emesso; quindici giorni se è pagabile in un Comune diverso all'interno del territorio italiano; trenta giorni se è pagabile nei territori comunque soggetti alla sovranità italiana compresi nel bacino del Mediterraneo; sessanta giorni se è pagabile negli altri territori soggetti alla sovranità italiana. L'assegno bancario emesso in Paese diverso da quello nel quale è pagabile deve essere presentato entro 20 [ ... leggi tutto » ]