Lettera aperta a lettori (e non) del Blog e del Forum “indebitati.it”

Attenzione » il contenuto dell'articolo è poco significativo oppure è stato oggetto di revisioni normative e/o aggiornamenti giurisprudenziali successivi alla pubblicazione e, pertanto, le informazioni in esso contenute potrebbero risultare non corrette o non attuali.

L'esperienza nella conduzione di indebitati.it ed il successo di lettori riscontrato, mettono in luce una profonda carenza nell'utente medio di informazione in materia finanziaria e creditizia, ed un rinnovato e crescente bisogno di assistenza per tutte quelle persone che si trovano a dover fronteggiare  debiti assunti per le più svariate motivazioni.

L'indebitamento, soprattutto se mal gestito, è come un cucciolo di tigre che nasce piccolo e carino, salvo poi crescere e diventare una belva feroce che distrugge vita e famiglia di chi l'ha allevato.

Gli interventi delle istituzioni, oltre ad essere piuttosto scarsi, non centrano l'obiettivo di riuscire a sostenere chi si trova in situazione di reale difficoltà economica. Lo Stato, oltre a non riuscire ad ascoltare i bisogni dei propri cittadini, è spesso il primo artefice di veri e propri atteggiamenti persecutori e vessatori nei confronti degli indebitati.

Molte delle iniziative che dovrebbero tutelare gli indebitati sono demandate agli stessi enti eroganti il credito; iniziative inattuate o attuate solo formalmente per via del palese conflitto di interessi fra chi deve far indebitare i propri clienti per conseguire un profitto, e dovrebbe evitare di farli indebitare per salvaguardare le loro vite.

Stiamo vivendo, o almeno abbiamo vissuto fin'oggi, in una società del debito nella quale il cittadino è stato spinto da tutto il comparto distributivo a vivere e consumare oltre le proprie possibilità effettive. La regolamentazione del mercato del credito si è rivelata insufficiente a prevenire gli abusi che si sono susseguiti a danno dei cittadini, e la riforma in atto dei contratti di credito e delle professioni creditizie, è tardiva e porterà i suoi frutti solo fra alcuni anni.

E' significativo il fatto che, in merito alla soluzione dell'indebitamento personale e familiare, quasi tutte le (poche) proposte di legge che si sono susseguite negli ultimi anni in Parlamento, abbiano avuto quale unico cardine l'accesso al credito.

Per tutti questi motivi riteniamo evidente ed inoppugnabile l'utilità sociale del servizio fornito da indebitati.it, e crediamo nell'utilità di un ente che sappia ascoltare i bisogni del cittadino, sappia fornire assistenza e coordinare l'accesso alle risorse professionali e creditizie necessarie per gestire la situazione di indebitamento.

Per tutti questi motivi abbiamo deciso di lanciare un sondaggio (aperto a chiunque, anche ad internauti non registrati al blog e al forum indebitati.it) per valutare la ricettività ed il gradimento del progetto di costituzione di un'associazione Onlus che tuteli il cittadino indebitato.

Un grazie a chi vorrà partecipare esprimendo il proprio punto di vista.

Saluti A. Donati

16 Luglio 2010 · Tullio Solinas




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