Sei cani in vendita e battuti all’asta … per pagare debiti
Egregio direttore,in questi giorni, a Parma sono stati battuti all'asta sei cani che, non essendo stati acquistati, lo saranno di nuovo il prossimo 20 dicembre.
Da un po' di tempo a questa parte, le aste giudiziarie in cui vengono battuti animali (soprattutto da compagnia, gatti e cani) sono sempre di piu', in tutta Italia. Comprendo la necessita' di rivalersi su chi ha contratto dei debiti, ma trovo scorretto nei confronti di questi animali che siano loro a pagare per i debiti dei loro padroni/proprietari.
Gli animali sono esseri viventi senzienti e essere separati dai loro affetti (umani e/o canini) e' gia' per loro un grande dolore, ma questo sara' piu' lungo se verranno venduti ad altri. L’istituto di vendite potrebbe costituire a livello nazionale un esempio di rispetto per i nostri fratelli animali se rinunciasse a venderli e li affidasse ad un’associazione animalista (l’Enpa di Parma ha comunque promesso che si prendera' cura di questi animali, ma sarebbe un gesto diverso affidarli loro piuttosto che farli acquistare).
Mi auguro che tutto si risolva per il meglio per questi sei animali, ma anche che a livello nazionale venga introdotto il divieto di mettere in vendita qualsiasi tipo di animale per recuperare i debiti dei loro proprietari, forma di vendita sempre piu' diffusa (soprattutto per cuccioli di cane e di gatto) ancora piu' triste del 'normale' commercio di animali, che comunque fa di una vita una merce'. Giulia Lodigiani.
9 dicembre 2007
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