Michelozzo Marra

Articolo 513 – Codice di procedura civile – Ricerca delle cose da pignorare – comma primo: l’ufficiale giudiziario, munito del titolo esecutivo e del precetto, può ricercare le cose da pignorare nella casa del debitore e negli altri luoghi a lui appartenenti. Può anche ricercarle sulla persona del debitore, osservando le opportune cautele per rispettarne il decoro.

Come potrà leggere non si parla esplicitamente di residenza del debitore. Io, al suo posto, eviterei di segnalare nome e cognome su citofono e targhetta della porta di ingresso.

Tanto più, e mi ricollego alla sua seconda domanda, che è consueta e prevista, e pienamente legale, la situazione in cui due coniugi non convivano. Per farle un esempio, a fini ISEE due coniugi non conviventi (con residenza diversa) fanno sempre parte di un unico nucleo familiare.

Per evitare pignoramenti presso la “casa di sua moglie” deve continuare ad avere residenza in altra abitazione. Anche con contratto di locazione limitato ad una sola stanza ed esteso a comodato d’uso dei mobili presenti. Poi non è detto che debba andare a dormire lì, e nessuno potrà chiederle perchè non convive con sua moglie anche se le due residenze sono ubicate nella medesima città. L’ufficiale giudiziario non entra in siffatte questioni. Ma il creditore potrebbe invitarlo a ricercare i beni da pignorare laddove sul citofono e sulla porta d’ingresso siano mostrati, in bella vista, nome e cognome del debitore.

Per la quarta domanda dovrà aiutarsi da solo. Nel blog c’è un’apposita sezione dedicata alla prescrizione ed alla decadenza dei debiti, esattoriali e non. A quella la rimando: la trova qui.

Tanto più che solo lei conosce lo stato delle sue insolvenze. La raccomandazione è di considerare sempre una possibile interruzione dei termini ottenuta attraverso comunicazioni che potrebbero esserle state notificate per compiuta giacenza in caso di sua temporanea irreperibilità. In poche parole non basta dire “io non ho mai ricevuto niente …”, ma essere sicuri che “non mi è mai stato spedito niente …”.

Provi a far sapere ad Equitalia che dispone di uno stipendio fisso. Equitalia potrà pignorarle il quinto dello stipendio al massimo e lei ottenere, in cambio, un pò di quella tranquillità che cerca. Potrebbe valerne la pena.

Anche se tutti gli altri (privati, finanziarie e banche) si attivassero, potrebbero racimolare al massimo un altro quinto (uno per tutti). Insomma, con due quinti dello stipendio potrebbe affermare, senza tema di smentite, che sta provvedendo a pagare tutti.

Come quota del suo stipendio netto resterebbe pignorabile solo 1/10. Riservato per pagare gli alimenti a sua moglie, nel caso pretendesse la separazione dopo aver visto il marito cancellare il proprio nome dalla targhetta del citofono e rimuovere quella posizionata a fianco della porta d’ingresso di casa. Lei (sua moglie) penserà, probabilmente, che lei (il marito) non voglia far sapere alla propria amante di essere coniugato. Ma lo sappiamo: la vita dei debitori è irta di difficoltà, di pericoli e di amarezze. Altro che!


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