Giovanni Napoletano

Obiettivo delle azioni esecutive di Equitalia è quello di ottenere il pagamento dei debiti.

Le azioni cautelari, quali i fermo amministrativo e l’ipoteca esattoriale, finalizzate alla salvaguardia del credito e propedeutiche all’espropriazione dei beni, dipendono, pertanto, dalle cifre in gioco.

Per importi da 8 mila euro in su, Equitalia può procedere all’iscrizione di ipoteca sulla casa di proprietà del debitore, se essa non è adibita ad abitazione principale o se non sono state impugnate le cartelle esattoriali rimaste impagate.

Per importi inferiori, Equitalia predilige il fermo amministrativo, oppure il pignoramento del conto corrente o dello stipendio del debitore.

Il fermo amministrativo deve essere, in pratica, inteso come azione coercitiva al pagamento del debito. Si nega al debitore qualsiasi possibilità di utilizzare il veicolo sottoposto a fermo amministrativo, con l’obbligo di provvedere alla custodia, al pagamento dell’assicurazione per responsabilità civile (qualora il debitore non abbia disponibilità di spazi privati) ed alla tassa di possesso (bollo). Ma quasi mai il fermo si traduce in espropriazione con la vendita del bene. Sicché il debito non si estingue. Anzi, risulta gravato oltre che dagli interessi di mora e dalle spese di esazione, anche dagli oneri accessori.


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