Mi sembra di capire che lei ha chiesto un prestito con delega. Si tratta di un finanziamento a tasso fisso in cui le rate mensili sono prelevate dal datore di lavoro direttamente dalla busta paga e versate alla società che ha accordato il prestito, fino all’estinzione del debito.
L’importo richiesto può essere utilizzato per qualsiasi finalità e dunque anche, come nel caso specifico che lei espone, per il pagamento di obblighi derivanti dalla notifica di un precetto.
La concessione del prestito delega viene subordinata, fra l’altro, alla valutazione della retribuzione netta mensile e dell’importo del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) accantonato dal richiedente.
Quest’ultimo aspetto è molto importante. In caso di licenziamento o di dimissioni volontarie del debitore, il TFR accantonato viene utilizzato dal datore di lavoro per estinguere il prestito. Se l’importo richiesto alla finanziaria è superiore all’importo accantonato nel TFR dal richiedente, la finanziaria si troverebbe a concedere un prestito senza garanzia, totale o parziale.
Da qui il diniego che le è stato opposto. Che, a dire il vero, non è vago, ma puntuale.
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