E’ sicuramente certo che la banca creditrice provvederà a pignorare e ad espropriare l’immobile acquistato in Italia.
Ora, anche ammesso che dopo la vendita residui un suo debito verso la banca, è altamente improbabile che l’importo giustifichi un’attività di indagine su eventuali beni da lei posseduti in Turchia e giustifichi un’azione coattiva in terra turca, con i costi certi che essa comporta ed a fronte di un esito giudiziale incerto, data la sproporzione che dovrebbe sussistere fra il debito eventuale lasciato in Italia ed il valore dell’immobile ubicato in Turchia.
Questo insegna l’esperienza. Se poi si vuole dormire sonni tranquilli, allora l’unica soluzione è quella di trasferire ad un parente la proprietà della casa.
Un sincero in bocca al lupo per il futuro. La sua è l’ennesima testimonianza di come la crisi non faccia distinzioni di razza, di religione e di nazionalità.
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