Ludmilla Karadzic

Le banche svizzere, di solito, aprono conti correnti a soggetti italiani anche via e-mail, dopo una breve intervista effettuata via skype o similia. Non svolgono indagini sul merito creditizio, soprattutto se il correntista non chiede il rilascio di un libretto di assegni. La prassi è quella di rendere disponibile una carta ricaricabile on line, che può essere utilizzata, per i prelievi, sui POS dei circuiti internazionali e dunque anche in Italia.

Il problema è capire si il datore di lavoro è disponibile ad accreditarvi lo stipendio, visto il maggior costo del bonifico. Restano poi gli aspetti fiscali. Gli eventuali interessi attivi corrisposti sul conto corrente andrebbero denunciati in dichiarazione dei redditi.


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