Andrea Ricciardi

Il CAF ha pienamente ragione: inutile prendersela con il CAF se la dichiarante presenta uno stato di famiglia in cui è incluso anche il compagno.

L’errore è stato commesso quando avete acquisito residenza insieme, oppure quando l’uno è andato a richiedere la residenza presso l’altro.

In quella occasione bisognava precisare che fra voi due non sussistevano vincoli di parentela, affinità o affettivi. Che la convivenza era imputabile esclusivamente a motivi di lavoro, studio o semplice e pura ospitalità oppure dettata da esigenze di condividere le spese per utenze domestiche e condominio.

In questo modo sarebbero state create due famiglie anagrafiche distinte, ciascuna con un solo componente. Senza questa dichiarazione l’ufficiale d’anagrafe ha implicitamente assunto che volevate dar vita ad un’unica famiglia anagrafica.

Ora, poichè non avete figli (il che avrebbe escluso l’assenza di vincoli affettivi, che sarebbero necessariamente derivati per “proprietà transitiva” dall’amore verso la progenie comune) vi suggerisco di recarvi in anagrafe. Qui asserirete che c’è stato un errore nella formazione della scheda anagrafica e sottoscriverete entrambi un atto notorio in cui dichiarate che a malapena vi conoscete, pretendendo che la famiglia anagrafica attuale sia scissa in due famiglie anagrafiche autonome ed indipendenti.

E poi, con il nuovo stato di famiglia lei ritorna al CAF per chiedere l’esenzione dal ticket …


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