Bisogna esaminare, con la massima attenzione, il contratto: se la somma pattuita è di 32 mila euro chi ha firmato dovrà versare l’IVA su quella cifra. Non si può mica dire al giudice che c’era un accordo per evadere l’imposta sul valore aggiunto.
Quindi, 32 mila + 6.4 mila di IVA fanno 38.4 mila euro. Tolti i 30 mila dell’assegno, resta un debito di 8400 euro. Gli altri versamenti cash non contano, in quanto senza ricevute del percipiente, quei soldi è come se non fossero mai stati versati all'”artista”.
Come si sia arrivati a 15 mila euro di debito resta un mistero: probabilmente ci hanno caricato sopra i contributi ENPALS e la tassa per i novellini che si improvvisano organizzatori di feste patronali.
Il più esposto sul debito è lei, perchè lei è aggredibile mentre l’altro compagno di sventure risulta al momento disoccupato.
Ora la combriccola (artista, manager ed avvocato) tenterà di recuperare il presunto debito incutendo timore a chi è ritenuto più vulnerabile rispetto ad azioni di riscossione coattiva (nel caso il pignoramento del suo stipendio). Così l’artista recupera 10400 euro che ritiene mancati al suo cachet (i 2000 cash li ha incassati già il manager) ed avvocato e manager si spartiscono poi i 4.600 residui dal castelletto di cambiali da 15 mila euro. Magari poi l’avvocato presenta la fattura anche all’artista.
Non voglio perdermi in chiacchiere. Questo è quello che, secondo me, dovreste fare:
1) recatevi nella più vicina stazione della Guardia di finanza con copia del contratto e numero di assegno emesso e denunciate manager ed artista in quanto a fronte di 30 mila euro versati con assegno non è stata rilasciata alcuna fattura;
2) dopo aver presentato la denuncia (non fate la sciocchezza di minacciare il manager dell’artista prima, né di annunciargli le vostre intenzioni, altrimenti trovano il modo di emettere fattura con data antecedente alla probabile visita della GF) quando l’avvocato vi contatterà di nuovo (sempre se lo farà) gli riferirete che preferite attendere la notifica del decreto ingiuntivo. Perchè così sarà pignorato lo stipendio del 20%, ma con interessi legali e su una somma (l’unica giustificabile) di 8.400 euro, non 15 mila. E a voi, aggiungerete, questo sembra un affarone da non perdere, in attesa, ovvio, della prossima festa patronale …;
3) se proprio volete chiudere in bellezza, denunciate per usura anche l’avvocato, in quanto richiede per un debito di 8400 euro cambiali per 15 mila. Qualsiasi sia il periodo di rimborso che vorrà concedervi, sono sicuro che superiamo abbondantemente la soglia limite oltre la quale ci sono i tassi usurari.
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