Ornella De Bellis

Innanzitutto desidero ringraziarla: raramente i frequentatori del forum inseriscono i propri feedback sulle questioni che sono state discusse, ed invece, sono proprio questi i contributi più utili. Oltre a fornire informazioni esiziali, danno anche la misura di quanta differenze ci sia fra teoria astratta e pratica realtà.

Che la prescrizione di una cartella esattoriale per debiti tributari fosse quinquennale era fatto noto.

Ed è pacifico che, dopo la notifica di un avviso di accertamento per la tassa automobilistica, il cui termine di decadenza è triennale, la Regione o l’Agenzia delle Entrate dovessero attivarsi entro tre anni e non cinque, per evitare la prescrizione della cartella esattoriale omessa a seguito dell’inadempimento del debitore anche rispetto all’avviso bonario.

Anche per tributi locali, compresa la TARSU o la TARI, e debiti contributivi la prescrizione della cartella esattoriale è quinquennale.

Secondo noi, checché ne dica il “gentile impiegato”, i termini di prescrizione del credito non cambiano con la notifica della cartella esattoriale: in breve, il termine eventualmente breve non cambia natura in termine di prescrizione decennale.

E, la Corte di cassazione, a sezioni unite peraltro, ha poi confermato (con la sentenza 23397/2016) il generico principio di diritto qui enunciato, così come emerge da questo articolo.


Per visualizzare l'intera discussione, completa di domanda e risposta, clicca qui.