La moglie del suo amico non ha violato la legge. Ha preso ciò che poteva prendere, visto che il conto era cointestato.
Ma veniamo al vero problema: il suo amico vorrebbe sapere se i creditori potrebbero, a questo punto, chiedere il soldi alla moglie. Molto dipende dalla data in cui la sentenza è divenuta esecutiva rispetto a quella del prelievo.
Ma, quando si parla di beni mobili, e in specie di denaro depositato su un conto corrente, per di più cointestato, tutto diventa più difficile. E, comunque, la pretesa dovrebbe essere limitata al 50% di quanto disponibile prima del prelievo.
Direi che il suo amico può stare tranquillo. Per quanto non possa andare d’accordo con la moglie, i soldi meglio a lei che ad altri estranei. Del resto la moglie, una volta effettuato il prelievo, i soldi li avrebbe anche potuti spendere tutti con l’amante; ed il creditore sarebbe punto e a capo.
La rendita INAIL potrà essere pignorata nella misura di un quinto, fatta salva la quota relativa al “minimo vitale” (circa 500 euro mensili).
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