Marzia Ciunfrini

Non c’è nessuna legge che lo vieti,si tratta di un pignoramento presso terzi come un’altro.

Il debitore ha un credito (lo stipendio mensile erogato dal datore di lavoro) ed il suo creditore procede a pignorarlo.

Piuttosto, entrano in gioco questioni di opportunità e convenienza economica.

Accollarsi le spese legali per un decreto ingiuntivo ed alla fine, magari, riuscire a pignorare un quinto dello stipendio solo per qualche mese, perchè il debitore, giocando sulla flessibilità del contratto trasforma la precarietà in opportunità per sottrarsi al pignoramento.


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