Simone di Saintjust

Inutile andare a spaccare il capello per individuare le conseguenze in relazione alle ipotesi che lei formula.

Seguiamo un altro approccio. Una cosa è lavorare in nero, l’altra è aprire partita IVA e fatturare. Non è necessario che sia un esperto a dirglielo. Alla scadenza dei termini per la dichiarazione dei redditi basterà un piccolo click di un qualsiasi funzionario e, dagli incroci di routine, il suo nome verrà fuori con tanto di conteggio dell’IRPEF e dell’IVA non pagata, ed aggiungerei, purtroppo, anche dei contributi previdenziali INPS dovuti alla gestione separata (circa il 27% sul reddito).

Gli importi saranno iscritti a ruolo (comprensivi di sanzioni) ed Equitalia si attiverà per le conseguenti azioni esecutive (pignoramenti).

Ora, il problema è capire:

  1. se la casa è stata acquistata prima o dopo il matrimonio
  2. se il regime economico patrimoniale scelto per il coniugio è stato di comunione o di separazione dei beni
  3. in caso di separazione, se c’è stata annotazione sull’atto di matrimonio

Per conservare la casa è necessario che sua moglie ne fosse già proprietaria prima di sposarsi. Oppure, che la casa sia stata acquistata dopo il matrimonio, ma con un regime di separazione dei beni annotato sull’atto di matrimonio.

In caso contrario avverrà, prima o poi, il pignoramento dell’immobile e la sua successiva espropriazione. Le soluzioni allora sono solo due:

  • vendere la casa prima dell’iscrizione a ruolo degli importi dovuti e non versati all’Agenzia delle Entrate ed all’Inps (prima cioè che lei diventi debitore ufficiale dello stato)
  • separarsi legalmente da sua moglie prima dell’iscrizione a ruolo degli importi dovuti e non versati all’Agenzia delle Entrate ed all’Inps;

Inoltre, dovrà considerare che non potrà lavorare più in Italia, sia come lavoratore dipendente che come lavoratore autonomo. Nel primo caso le pignoreranno subito il 20% dello stipendio; nel secondo rischia di vedersi pignorati i corrispettivi appena possibile (ad esempio, non avrebbe mai percepito i compensi erogati dalla provincia).


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