Ludmilla Karadzic

I finanziamenti sono stati erogati in virtù del fatto che suo padre possiede un immobile.

I creditori ben sanno che la quota massima pignorabile della pensione è pari ad un quinto, fatto salvo l’importo del “minimo vitale”. E sono altresì consapevoli che solo il primo creditore procedente riesce ad ottenere il rimborso del debito. Gli altri dovranno attendere e non sempre riescono ad ottenere il dovuto, attesa l’età del debitore e la probabile rinuncia all’eredità dei chiamati.

Dunque, l’obiettivo è sicuramente l’immobile. Se sussistono le condizioni, prima che intervengano iscrizioni ipotecarie e pignoramenti, conviene valutare la possibilità di un prestito vitalizio ipotecario, che, nel contesto descritto, potrebbe rappresentare la soluzione.

L’alternativa è vendere a prezzo di mercato e non subire ulteriori danni da una eventuale vendita all’asta. Con un pò di fortuna, di determinazione e di tempismo, si possono anche costringere i creditori a soddisfarsi con il quinto della pensione …

Per il resto, se suo padre non risultava interdetto nel momento in cui andava a chiedere i finanziamenti, c’è ben poco da fare.


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